Grazie al rigore realizzato contro l'Udinese, Zlatan Ibrahimovic è diventato il calciatore più anziano a segnare nella storia della Serie A. Al termine della partita, lo svedese ha parlato ai microfoni di Sky Sport: di seguito, le sue parole,
Milan, le parole di Ibrahimovic nel post-partita
Lo svedese ha iniziato parlando del record raggiunto e del risultato della partita: “Sono orgoglioso ma la partita non è andata come volevamo. Mi sentivo bene, non giocavo da 14 mesi. L’importante è stare bene, se sto come oggi posso giocare. Non ho dubbi su me stesso”. Sulla fascia da capitano: “Ismael oggi è venuto in camera mia e mi ha detto: ‘Voglio che tu sia il capitano’”.
Ibrahimovic ha poi continuato: “Quando giochi da campione d’Italia è una finale per tutte le avversarie. Quest’anno giochiamo ogni partita sotto pressione, è normale. Quando l’Udinese ha fatto gol sembrava avessero segnato in una finale, ma è giusto. Questa squadra non ha esperienza per giocare da campione d’Italia, per questo arrivano questi up and down. Non abbiamo avuto equilibrio, ma non è una scusa”.
Sulla sua assenza dalla lista per la Champions League: “Tutti vogliono giocare in Champions. Al momento della lista non ero pronto, rispetto la scelta. Adesso posso solo preparare la squadra nel miglior modo e stare vicino ai miei compagni”.
Ibrahimovic ha poi concluso: "Ci sono sei squadre rimaste in Europa, questa è una cosa positiva per il calcio italiano. Il campionato sta andando bene per me, è forte e sta crescendo”. Sul suo futuro: “Se sto bene voglio continuare: chi smette poi si lamenta per aver smesso. Ho sofferto troppo in questi 14 mesi. Io sto bene qui, poi dipende da loro. Sono disponibile, voglio stare bene e giocare come oggi”.