Cinque serate in diretta su Rai 1, per accompagnare Amadeus e Fiorello nella conduzione del Festival: Zlatan Ibrahimovic è stato uno dei grandi protagonisti della 71esima edizione di Sanremo e, ospite a "Che tempo che fa", ha raccontato della sua avventure sul palco e, soprattutto, delle sue esperienze nel calcio italiano.
"Io voglio vincere trofei, sono venuto al Milan per vincere - ha spiegato lo svedese -. In rossonero ho tante responsabilità, mi sento un leader. Questa squadra è l’unica dove mi sono emozionato, voglio dare tanto e insegnare tanto per essere una guida, perché quando mi guardano si aspettano qualcosa da me. Volevo essere della partita a Verona, perché mi sento troppo dentro e mi è mancata troppo la squadra. Durante il Festival, parlavo spesso con Pioli e Maldini. Quando passo un giorno senza di loro è come un giorno senza i miei figli".
E il futuro? "Dipende da Maldini: se Paolo mi vorrà un altro anno al Milan, io ci sono", ha aggiunto Zlatan.
Quanto al confronto con l'Inter per la lotta scudetto, "tutto può succedere, mancano ancora tante partite. Noi abbiamo più impegni rispetto a loro, che avranno più tempo per recuperare".
Dal Milan di oggi a quello del... "primo" Zlatan, il centravanti si è soffermato anche sul suo rapporto con Galliani: "Ho un rapporto troppo forte con lui. L'ultimo mese al Barcellona non ero felice, lui mi ha portato al Milan e mi ha fatto tornare a sorridere. Prima del terzo anno volevo avere una riunione con lui, perché sapevo come sarebbe andata. Sapevo che durante le vacanze mi sarebbero arrivate numerose chiamate per andare via. Ne ho fatti di trasferimenti e so come funzionano queste cose. Allora io gli ho detto di non chiamarmi mai perché non gli avrei risposto. Al secondo giorno di vacanza mi ha chiamato e io non ho risposto, alla fine del mercato mi ha richiamato... Poi io sono andato al Paris Saint Germain e lì è andato tutto bene alla fine".