La paura e poi la gioia, la quiete che ritorna dopo la tempesta. In pochi minuti è cambiato tutto: dalla sconfitta che avrebbe costretto il Napoli ad abbandonare i sogni scudetto alla vittoria che permette agli azzurri di sperare ancora.
Dal gol di Stepinski, arrivato al 73’, a quello di Diawara nel recupero è accaduto veramente di tutto. Con Lorenzo Insigne protagonista, nel bene e nel male, di un pomeriggio ricco di emozioni. Dalla rabbia alla gioia... a metà! Sì, perchè il numero 24 azzurro proprio non se l’è sentita di festeggiare insieme ai suoi compagni. Alla fine, a cantare e saltare sotto la curva, c’erano tutti: da Mertens a Callejon, passando per i due eroi di giornata Milik e Diawara.
Tutti, meno Lorenzo. Che al triplice fischio ha preso direttamente la via degli spogliatoi. Deluso da qualche mugugno del San Paolo, iniziato già dopo le sue prime giocate nel corso di un secondo tempo in cui il Napoli proprio non riesce a sfondare il muro del Chievo. Qualcuno non gli perdona i gol falliti contro il Sassuolo, qualcuno vorrebbe invece da lui un cambio di passo decisivo nel momento più importante della stagione.
Dopo il gol di Stepinski, al San Paolo scoppia la rabbia. Il primo destinatario è De Laurentiis, il secondo proprio Lorenzo Insigne. Ripreso e fischiato dai suoi tifosi dopo un pallone sbagliato in area di rigore. Insigne, in questi anni, è stato tra i grandi protagonisti del Napoli, togliendosi con il ‘suo’ azzurro le soddisfazioni che non è ancora riuscito a togliersi con quello della Nazionale. Lorenzo, però, è napoletano e da lui, il pubblico del San Paolo, pretende sempre un qualcosa in più.
L’attaccante azzurro non ha gradito i fischi: vuoi perchè lo stadio di Fuorigrotta, dopo anni, lo sente un po' come casa sua, vuoi per il nervosismo di una partita che non sta andando nel verso giusto. E allora arriva immediata la risposta ai tifosi, con un gesto di stizza eloquente. Da lì in poi, Insigne costruirà con il suo destro tante occasioni da gol, una delle quali trasformata da Milik. La gioia del gol e... indice sulla bocca! Quasi a zittire chi lo fischiava.
Il gol di Diawara fa esplodere di gioia il San Paolo al termine di 90 minuti vietati ai deboli di cuore. Festa? Non per Insigne. Che conclude con la corsa negli spogliatoi il suo strano pomeriggio.