La vittoria della scorsa settimana contro l'Atletico Madrid ha fatto sì che il Barcellona vivesse giorni di grandissima tranquillità. La Liga, ormai, è al sicuro. Il vantaggio sulla squadra di Simeone, dopo il successo nel big match del Camp Nou, era salito fino a 11 punti. Titolo in cassaforte a sette giornate dalla fine del torneo.
Per questo nell'ultimo impegno contro l'Huesca non si è visto il miglior Barcellona che si potesse vedere sulla carta. Considerando soprattutto il doppio impegno di Champions contro lo United, Valverde ha optato per un ampio turnover. Dall'altra parte c'era la squadra ultima in classiifca ma ancora in lotta per la salvezza, che adesso dista cinque punti.
La partita è finita 0-0, un punto a testa che forse va bene ad entrambe. A sorprendere, però, è stata la formazione catalana: fuori Messi, Piquè, Suarez, Rakitic e Busquets. Dentro Riqui Puig e Todibo (19 anni), Wague (20 anni), Aleñá e Dembélé (21) e Malcom (22). Risultato? Squadra dall'età media di 24 anni e 133 giorni, l’undici iniziale più giovane presentato nella Liga 2018-19.
Solamente la Real Sociedad ha giocato contro l’Huesca con un undici iniziale molto giovane, ma in quel caso l'età media era leggermente superiore (24 anni e 150 giorni). Non solo: per quanto riguarda il Barcellona, quella schierata contro l'Huesca è stato l'undici più giovane degli ultimi 24 anni. Il precedente risale all'8 ottobre 1995, dall'altra pate c'era il Betis. Età media di 23 anni e 179 giorni. Era il Barcellona di Roger, Toni Velamazán e Juan Carlos Moreno. La partita? 5-1, un trionfo.