Eguagliato da Ciro Immobile, Gonzalo Higuian detiene ancora il record di gol segnati in una singola stagione: 36. Oltre a essere l’unico argentino ad aver segnato più di 100 gol sia in Liga che in Serie A. Da settembre il Pipita ha lasciato il Vecchio Continente ed è approdato in Mls, all’Inter Miami di David Beckham.
Gli inizi al Real Madrid
Un viaggio iniziato a Madrid, nei Galacticos nell’inverno del 2006: "Quel primo anno al Real Madrid non parlai molto. Ho visto Beckham, Roberto Carlos, Casillas, Raúl, Cannavaro o Ronaldo, prima che se ne andasse, ed ero sbalordito. Mi vergognavo, non ho mai aperto bocca” ha raccontato in un’intervista al La Naciòn.
Le pressioni
Da quel momento a oggi Higuain ha girato e vinto tanto in Europa, ma ora in Mls si sente più felice: “L'altro giorno stavo pensando a tutto quello che ho passato, gli anni di richieste, responsabilità, cambiamenti di paesi, che, che ti piaccia o no, ti destabilizzano. E la verità è che ora mi sento molto, molto felice perché sono uscito da quella bolla di pressione. Qui il calcio non è una priorità, ci sono altri sport che sopportano quelle pressioni”.
I sacrifici
Tanti anni da professionista l’hanno portato a fare anche tanti sacrifici, su tutti quello di essere rimasto spesso lontano da amici e parenti. Sacrifici che gli hanno portato sì uno stipendio elevato, ma anche tanta pressione: “I soldi che ho non sono caduti dal cielo, me li sono guadagnati, giorno dopo giorno, sudore dopo sudore. I soldi aiutano, sì, ma non fanno la felicità. Ho giocato in tante squadre diverse e ho festeggiato compleanni con compagni diversi, il Natale con compagni diversi. Tutti ti giudicano, e non più calcisticamente, ma se sei grasso, se sei magro, se sei calvo".
Ronaldo e Messi
Nella sua carriera, oltre ai trofei, qualche altra soddisfazione se l’è potuta togliere. Tutt’ora è il giocatore che ha disputato più partite con Cristiano Ronaldo e Leo Messi: "Se sono stato il calciatore che ha giocato di più con entrambi, allora sono stato quello che li ha capiti di più. Sapevo cosa gli piaceva, cosa non gli piaceva, come si sentivano più a loro agio, come si sentivano più a disagio. Hanno sentito che potevano contare anche su di me. Quando hanno accanto un giocatore che fa affidamento su di loro al 100%, non si sentono distaccati da tutte le responsabilità. Penso che abbiano avuto la sensazione di poter contare su di me. Sono due giocatori completamente diversi e ho avuto il privilegio di divertirmi e imparare da entrambi”.
I consigli a Lautaro
In Argentina, ora, hanno indicato come suo erede il ‘Toro’ Martinez e per questo Higuain parlando dell’attaccante dell’Inter gli dà qualche consiglio a distanza: “Innanzitutto gli direi di stare calmo, perché il percorso è lungo. Per ora, per Lautaro sono tutte coccole in Nazionale. Che è quello che mi è successo fino alla finale in Germania. Fino al 2014 ero il miglior numero 9 al mondo, e dopo la Germania era finita. Gli direi di stare calmo, perché adesso è tutto rose e fiori con lui, ma potrebbe venire il momento, magari in un Mondiale o in una Coppa America, che ha la sfortuna di sbagliare un gol fondamentale, e a quel punto Lautaro non sarà più Lautaro. Gli direi, allora, di non pensare di essere né il migliore né il peggiore”.
Il futuro
In conclusione Higuain parla anche del suo futuro, che vede lontano dal mondo calcistico: “Dopo tutto quello che ho passato sarei masochista a rimanere nel mondo del calcio. Prima di tutto mi godrò la famiglia. Poi voglio studiare cucina ed enologia. Ma all’inizio mi divertirò con la mia famiglia che ha dovuto sopportare tutta questa pressione”.