Dopo Caldara, è toccato a Gonzalo Higuain parlare in conferenza stampa e presentarsi come nuovo giocatore del Milan. Per il Pipita parole di stima verso Leonardo e la nuova dirigenza rossonera, che lo hanno fortemente voluto: "Per prima cosa voglio ringraziare la società Milan per il grande sforzo che hanno fatto per portarmi qui: mi ha motivato molto il progetto che hanno in mente, è una bellissima sfida e spero di ripagare tutta la fiducia che mi hanno mostrato. Arrivo in una squadra con una storia immensa, e quando mi hanno detto di voler riportare il Milan a grandi livelli ho deciso di venire qui. Spero di fare grandissime cose qui, il Milan merita con società, squadra e tifosi di arrivare a dove era".
Sul ruolo di Leonardo e sul rapporto con la Juventus e con Allegri:
"Leonardo lo conoscevo già da prima, ha inciso molto sul mio arrivo: mi ha convinto con le sue parole, con la sua onestà e la sua fiducia. È stata una delle grandi motivazioni per venire qui, sono grato a lui e alla società, così come a Elliott, che vuole riportare il Milan in alto. Per i tifosi della Juve ho solo parole di ringraziamento, con Allegri abbiamo avuto un po’ le nostre divergenze, ma non mi hanno portato quelle a venire qui, bensì la voglia che il Milan ha mostrato di volermi. Per la Juve ho grande affetto, quando la ritroverò l’emozione ci sarà".
Sulla storia del Milan e l'importanza della maglia:
"Leo mi ha convinto, il mister anche, ma anche la squadra che ha il Milan: già l’anno scorso mi piaceva tanto come giocava. Ho giocato per squadre importanti, ma il Milan è il Milan per ciò che ha vinto, e ora speriamo di arrivare più lontano possibile. Ho già usato un paio di maglie pesanti…per me è un motivo di orgoglio, ho detto a Leo che ho grande voglia per questa avventura e ho grande fiducia in questa società: la cosa più importante è crederci e arrivare lontano. Il Milan deve avere la fiducia di poter fare grandi cose".
Sulla possibilità di andare al Chelsea:
"Il Milan prima scelta? Dico con sincerità: la stima che ho per Sarri, grandissima, è nota. Ma chi mi voleva al Chelsea era solo Sarri, qui invece mi volevano tutti: se ti vogliono tutti la scelta diventa naturale, questa è stata la motivazione. Ritroverò Reina e tanti giocatori, anche questo mi ha convinto: il Milan ha una grandissima squadra".
Sull'effetto Milanello:
"Da 12 anni gioco in Europa ma Milanello è il centro che mi ha più colpito: storia, tanto verde, calcio puro. Sono passati tanti campioni, ma ti viene la pelle d’oca, è una roba speciale. Biglia? L’ho affrontato tante volte e abbiamo condiviso la maglia della Nazionale, mi ha dato il benvenuto e siamo convinti di poter fare una grande stagione. Da fuori vedi il Milan tra le tre più forti al mondo, da dentro capisci tutto ancora di più: quando sei qui ti viene la pelle d’oca. È la squadra per cui tutti i bambini ti dicono di voler giocare, sicuramente".
Su CR7 e Icardi:
"Rimpianti di non poter giocare con Ronaldo? Ci ho già giocato…nessun rimpianto, anzi, sono contento per questa nuova sfida. Dobbiamo dimostrare di voler portare il Milan il più in alto possibile. Io contro Icardi? È una risposta più che ovvia…".
Sui compagni di reparto e le responsabilità:
"L’anno scorso guardavo il Milan e penso che abbiamo un grande reparto offensivo, hanno caratteristiche che mi piacciono e anche questo mi ha portato a venire: Cutrone è giovane e ha una voglia matta di migliorare e imparare, e a un giocatore come me fa felice“.
Io la stella? Sono un giocatore che il Milan ha preso, sono qui per aiutare come tutti a portare il Milan in alto. La conversazione con Gattuso? Resta privata, ma certamente mi ha spinto a venire qui. Mi incuriosisce molto tutto qui al Milan, nessun compagno in particolare".