Destro o macino, cambiava poco. Dai 35 metri in poi, per sicurezza, era sempre meglio non lasciargli lo spazio necessario per andare al tiro. Di eurogol ce ne ha regalati tanti, di capriole per festeggiarli altrettante: Anderson Hernanes è stato per anni protagonista con i club di vertice della Serie A, “anche se il top della condizione e del rendimento risale ai tempi della Lazio”.
Solo a Roma, infatti, il brasiliano riuscì a giocare nel suo ruolo, dietro le punte, che gli fu invece “sottratto” più tardi con Inter e Juventus. “A prescindere da ciò, ricordo con grosso affetto tutti i periodi della mia esperienza in Italia”, ha spiegato il trequartista, ora in Cina, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Stasera, Lazio e Inter scenderanno in campo: “Sarà una bella partita. I biancocelesti cercheranno la rivincita dopo il ko dello scorso maggio, l’Inter è in gran forma e si deve rialzare dopo Barcellona. Per chi tifo? Me la godrò da spettatore, anche se sono più legato alla Lazio. É lì che avete visto il miglior Hernanes, mentre con Inter e Juve dispiace non aver trovato spazio dietro le punte, fatta eccezione per l'ultimo periodo a Milano con Mancini in panchina. In quel periodo, giocai così bene da convincere la Juventus a puntare su di me”.
Quanto ai nerazzurri, Hernanes confida nelle qualità dei suoi ex compagni: “Parlare di scudetto non si può ancora, perché la Juve è di un altro livello. Se però i bianconeri dovessero arrivare in fondo in Champions, magari Spalletti riuscirà a rosicchiare qualche punto che la Juve perderà per strada dovendosi concentrare sulla Coppa. Anche in Europa, i bianconeri sono tra i favoriti...”
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