Henry e Shearer sono i primi ingressi della Hall of Fame della Premier
Gli altri giocatori potranno essere votati sul sito ufficiale
La Premier League ha deciso di stilare una rosa ideale di 25 giocatori per la sua Hall of Fame e proporrà ai fans inglesi una corposa lista di giocatori da poter votare sul sito ufficiale dell’iniziativa. Sono già stati selezionati, intanto, due candidati inaugurali d’eccezione per l’occasione: Alan Shearer e Thierry Henry sono gli ex fuoriclasse in questione, oggi racconteranno le loro carriere a Sky Sport UK.
Alan Shearer, ex goleador di Southampton, Blackburn e Newcastle, è ancora oggi il miglior realizzatore della Premier League con 260 gol in 441 presenze totali. Con il Blackburn vinse il titolo nel 1994/95 e fu capocannoniere nella stessa stagione, rinnovandosi anche nelle due annate successive.
Il signore del gol per antonomasia in Inghilterra ha dichiarato: “Mi sento molto onorato di entrare a far parte della Hall of Fame. Devo ringraziare tutti i miei compagni di squadra, così come i manager e gli allenatori con cui ho lavorato. Volevo solo essere un calciatore professionista. Era il mio sogno. È stato fantastico indossare la maglia del Newcastle e segnare al St. James’ Park. Mi sono goduto ogni minuto”.
Quando si pensa a Thierry Henry, invece, la mente ritorna al meraviglioso Arsenal di inizio nuovo millennio, quando Arsene Wenger stava appena cominciando ad avviare il suo ventennio. Con i Gunners, Henry ha vinto due volte il titolo ed è stato un membro chiave della squadra conosciuta come “The Invincibles”, di nome e di fatto poiché rimase imbattuta durante la stagione del titolo 2003/04.
Quattro volte Scarpa d’Oro della PL, 175 gol in 258 presenze con i Gunners, ha anche superato i 185 gol totali di Ian Wright in tutte le competizioni diventando il miglior cannoniere di sempre per l’Arsenal (con 228 reti totali) durante la sua permanenza a Londra. Oggi ha dichiarato: “Quando ero giovane, cercavo solo di ottenere un paio di stivali e ora parliamo della Hall of Fame. Ho sempre voluto giocare duro e assicurarmi di lottare per la causa, in ogni match della mia carriera. Se all’inizio di tutto mi avessero detto «entrerai nella Hall of Fame», non ci avrei mai creduto. È un onore incredibile”.