15 punti sui 24 disponibili. E' il bottino di Igor Tudor dal suo arrivo sulla panchina del Verona dopo l'esonero di Di Francesco e che di fatto ha rilanciato le ambizioni dell'Hellas, sprofondato inizialmente nel vortice della bassa classifica.
Tudor al Verona, i numeri
Numeri che parlano chiaro e che dicono come la cura Tudor stia sortendo gli effetti che speravano dalle parti del Bentegodi. Il successo alla prima sulla panchina dell'Hellas contro la Roma aveva già fatto intravedere i primi segnali positivi portati dall'arrivo dell'allenatore. Poi le buone prove senza fare bottino pieno. Il problema relativo alle rimonte. Prima a Salerno, avanti di due, e poi con il Genoa: vantaggio di due reti e rimonta genoana che solo il gol di Kalinic in pieno recupero evita che si tramuti in sconfitta.
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Parlavamo di rimonte? Impossibile non citare quella subita per mano del Milan. Copione identico: Verona avanti 2-0 e poi rimontato. Ma in questo caso, evitare la sconfitta non è stato possibile. Contro Spezia e Lazio gare senza storia, mentre contro l'Udinese le parti si sono capovolte con la squadra di Tudor che rimonta nei minuti finali e porta a casa almeno un punto. Il successo contro la Juventus con la doppietta di Giovanni Simeone testimonia l'ottimo periodo di forma dell'Hellas, certificando ancora una volta che il Verona nei primi 15 minuti di gioco fa praticamente ciò che vuole.
Otto marcature nel primo quarto d'ora di gara. La migliore del campionato italiano. Un aspetto non da poco considerando che sono quelle stesse reti che poi indirizzano la gara il più delle volte. In soldoni, 15 punti portati a casa sui 24 disponibili e 21 gol messi a segno. La cura Tudor sta funzionando, la parola alla classifica: il Verona, contando solo le ultime otto giornate (con Tudor in panca appunto), sarebbe terzo con l'Atalanta, dietro solo a Milan e Napoli.
A cura di Carmine Rossi