Samir Handanovic è un leader e parla da leder. La maglia nerazzurra come una seconda pelle: “Per me stare all’Inter dal 2012/2013 è un onore e una responsabilità, ma pure appartenenza, identità. Se sono rimasto così tanto è perché qui sto bene e c’è stata una continua crescita, mia e del club. Emozionarsi per la maglia, sentire qualcosa di speciale. Vedere questo non solo come un posto di lavoro o guadagno, ma come qualcosa che dà sentimenti, a prescindere dalle vittorie o dalle sconfitte”, ha raccontato il portiere in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Handanovic: "Con Onana sana competizione"
E come ogni leader Handanovic genera ammirazione. André Onana lo ha sintetizzato così: “Rispetto che Samir sia il titolare e tiferò per lui dalla panchina”. Handanovic incassa, gradisce e ringrazia: “Sono frasi importanti perché danno serenità all’ambiente, ma sappiamo tutti che ognuno vuole giocare. È giusto e sano così. Non mi avrebbe stupito se avesse detto il contrario. Da questa nostra competizione ne beneficia la squadra perché ha due portieri forti”.
"Radu crescerà grazie all'errore a Bologna"
Dentro Onana, Radu alla Cremonese. Inevitabile tornare all’errore di Bologna, costato sconfitta e punti chiave in ottica scudetto: "È stato un dispiacere e un’amarezza enorme, ma è la vita. E una stagione non dipende mai da una partita. Io quella sera non gli ho detto niente, gli ho parlato il giorno dopo. Gli ho detto che quell’episodio lo farà crescere come portiere, ma soprattutto come uomo”.
Handanovic, Lukaku e la festa scudetto del Milan: "Ognuno ha il suo stile..."
Il mancato arrivo di Bremer fa discutere, ma c’è quello di Lukaku a riaccendere gli entusiasmi: “Non sono sorpreso che sia tornato perché ho visto come stava al Chelsea, ho ascoltato la sua famosa intervista, si sentiva malinconia e nostalgia. È come se non fosse mai andato via”. Ed è già derby con il Milan dopo gli sfottò sul pullman scoperto: “Ognuno ha il suo stile e fa ciò che ritiene giusto. Io neanche l’ho vista la festa, ero già tornato a casa…” ha concluso Handanovic.