Hall of Fame del calcio italiano: premiati Allegri, Totti e Zanetti
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Data: 20/05/2019 -

Hall of Fame del calcio italiano: premiati Allegri, Totti e Zanetti

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Ancora una volta la splendida cornice del Salone dei Cinquecento, ancora una volta Palazzo Vecchio. Firenze ospita l'ottava edizione della Hall of Fame del calcio italiano, all'interno della quale verranno premiati su tutti Massimiliano Allegri (allenatore), Francesco Totti (giocatore) e Javier Zanetti (giocatore straniero). Oltre a loro anche Rizzoli (arbitro), Giancarlo Antognoni (veterano italiano), Milena Bertolini (calciatrice italiana). Amedeo Amedei e Gipo Viani (alla memoria). Igor Trocchia (Premio Astori) e Gianni Brera (Premio speciale).

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Allegri: "La Juve vincerà ancora"

Allegri (premiato da Lippi, come cimelio da lasciare al museo del calcio ha lasciato la medaglia che gli hanno consegnato ieri): "Per raggiungere traguardi importanti serve coraggio. Bisogna essere anche sempre un po' irrazionalità, perché delle volte non è un vantaggio pensare troppo. Cosa direi al mio successore alla Juve? Non riesco a darne uno, perché chi arriverà avrà sicuramente una società forte alle spalle, che gli consentirà di vincere ancora come richiede il dna di questo club. Lascio una squadra vincente che può ancora vincere. Ho passato cinque anni straordinari e ringrazio tutti, dal presidente ai magazzinieri, tutte persone con grandi valori. Al Museo del Calcio di Coverciano lascio la medaglia della premiazione di ieri. Un oggetto che significa vittoria e che chiude cinque anni meravigliosi. Quando ho deciso di lasciare la Juventus? Mi sono schiarito le idee martedì scorso. Ero a Livorno e mi sono messo a guardare il mare. Mi ha aiutato", ha concluso Allegri. 

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Antognoni: "La Fiorentina si salverà"

Parola poi ad Antognoni: "De Rossi? Mi è dispiaciuto molto per lui, le bandiere non vanno toccate. Posso capire le esigenze della società, che però si è mossa male e tardi. Fiorentina? Peccato per la situazione che si è creata, ora bisogna uscirne. Ai tifosi dico di stare tranquilli fino alla partita di domenica. Ci salveremo", le parole del club manager della Fiorentina.

Zanetti: “Rivalità col Milan? Un onore

Tra i premiati c’è anche il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti: "Quanto sacrifico ci vuole per emergere? Tantissimo. È un valore che mi ha sempre accompagnato, senza quello non si va da nessuna parte. A questa Inter manca una figura come me o Facchetti? Giacinto è stata una persona fondamentale per me. I tempi sono cambiati, ma l' essenza deve restare quella. Speriamo di poter trasmettere i giusti valori ai ragazzi che verranno, perché sonp fondamentali".

Sulla rivalità con il Milan: "Parliamo di una grande società con una grande storia. Per me affrontare il Milan è sempre stato un onore, perché è un club che ha fatto la storia del calcio italiano. Grande rivalità, ma sempre con lealtà e rispetto", ha concluso.

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Rizzoli: "Bilancio Var? Anno importante, prese decisioni difficili"

Ha parlato anche Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri della Serie A: "Valore del rispetto? Credo sia insegnato dalla famiglia. Un giovane arbitro si affaccia a questo mestiere per passione e curiosità, una volta dentro impara ad amare il rispetto. Che nel calcio c'è, solo che qualche volta viene dimenticato. Interviste arbitri nel post partita? Stiamo facendo un percorso importante per essere il più chiari possibile".

Poi sul Var: "Il centro Var che allestiremo a Coverciano migliorerà il nostro livello, aiuterà dei ragazzi ai quali è stata data in mano una Formula uno (il var). Una struttura del genere ci aiuterà ad essere ancora più trasparenti. Questo è il nostro obiettivo, anche se bisognerà aspettare ancora un po' per vedere delle vere e proprie interviste post per gli arbitri. Ho sempre fatto della comunicazione la mia arma migliore. Bilancio Var? Anno importante, in cui abbiamo preso decisioni difficili in un campionato complicato. Siamo riusciti a portare la nave in porto, ma dovremo migliorare ancora"

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Totti: “Io dt Roma? Mi divertivo di più sul campo, ma sto imparando cose nuove”

Nella Hall Of Fame del calcio italiano è ufficialmente entrato anche Francesco Totti, che ha parlato così dopo la premiazione: "Quanto mi sono divertito nella mia carriera? Tanto e continuo a farlo anche oggi sinceramente. Il talento mi ha aiutato, ma la differenza è stato il divertimento. Il primo pallone l'ho toccato a nove mesi, da lì è sempre stato il mio compagno di viaggio. Io direttore tecnico della Roma? Da dirigente sto capendo alcuni meccanismi che non sapevo esistessero. Mi divertivo di più sul campo, ma sto imparando nuove cose”, le parole del dirigente giallorosso.

Totti ha poi aggiunto: “Ciò che si legge sui giornali, lo valuteremo successivamente. Come cimelio porto la maglia che ho indossato alla mia ultima con la Roma. Speravo che quel giorno non venisse mai. In un secondo ho pensato a 25 anni di carriera, fatti di momenti belli e alcuni anche brutti. Ma sono emozioni positive anche quelle. Ambasciatore a Euro 2020? Spero di portare fortuna. So che abbiamo un grande allenatore e una grande squadra. Abbiamo tutto per arrivare in fondo, poi starà a loro".

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Italia, Mancini: "Faremo grande Europeo. Allegri? Ne esce alla grande"

Presente all’evento anche Roberto Mancini: “Favorita per la Champions? Non lo so, sarà difficile fare previsioni. Abbiamo visto che le sorprese sono dietro l'angolo. È bello vedere come questo campionato abbia ancora tanti verdetti da dare nonostante sia alla fine. Succede per l'Europa ma anche per la salvezza. Spero che il prossimo anno ci sia lotta anche per lo scudetto, la Serie A diventerebbe ancora più bella. Sarri in finale di Europa League? Sarà una partita apertissima, così come quella di Champions”, le parole del CT azzurro.

Chi sarà il prossimo allenatore della Juve? Non lo sa neanche Allegri chi possa essere. Il suo addio fa parte della vita di un allenatore. Ci sono anni in cui le cose vanno bene e altri in cui vanno peggio. Detto questo, credo che lui esca alla grande da queste cinque stagioni. Ha vinto cinque scudetti, undici trofei, è stato un ciclo vincente. Si è trattata di una separazione anche un po' inevitabile forse. In Italia non è mai facile stare tanto tempo sulla stessa panchina, anche quando vinci tanto come lui. Montella e la Fiorentina? Sono sorpreso della situazione che si è venuta a creare. Dieci giornate fa i risultati erano altri. Europeo 2020? L'Italia ha sempre avuto bravi giocatori, e nelle competizioni in cui non era favorita alla fine ha vinto. Noi non lo saremo, ma avremo una bellissima squadra che giocherà un Europeo importante", ha concluso Mancini.

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