Haalieno. Diversamente, non lo si potrebbe definire. 29 presenze e 39 gol in stagione. Già 10 in Champions League, a 19 anni e dopo solo 7 partite nella competizione: record. Erling Haaland è il teenager più interessante del panorama calcistico mondiale, un piccolo fenomeno - strappato poche settimane fa dal Dortmund al Red Bull Salisburgo - già devastante dopo una manciata di presenze in Bundesliga. 7 gol nelle prime 3 gare in Germania: record.
Norvegese e figlio d'arte, nato in Inghilterra perché il padre giocava nel City, lo scorso maggio ha segnato 9 gol all'Honduras in una sola partita di Coppa del Mondo: per la categoria U20, tanto per cambiare, si tratta di un record assoluto. Prima di Haaland, nessuno si era mai avvicinato ad imprese simili. La doppietta di ieri sera contro il PSG è solo l'ultima meraviglia compiuta dal baby centravanti giallonero, che da qualche mese a questa parte colleziona primati come se nulla fosse. Nel calcio, sì, ma non solo: ieri sera, su Twitter, uno scout norvegese ha rivelato un retroscena particolare su Erling Haaland: "E' campione mondiale di salto in lungo da ben 14 anni".
LA PASSIONE PER GLI ALTRI SPORT
Prima di cominciare a giocare a calcio, infatti, Erling ha provato a divertirsi con altre discipline, alcune delle quali non ha mai abbandonato fino al giorno dell'esordio nel calcio professionistico. "Era bravo con la pallamano, lo sci e l'atletica, fino ai 14 anni ha continuato a fare diversi sport contemporaneamente - ha spiegato il padre ai microfoni del quotidiano norvegese Dagbladet -. Essendo stato un calciatore professionista, so quanto sia utile applicare al calcio certe attitudini che solo con altri sport puoi maturare. Ed Erling, fin da piccolo, ha ascoltato i miei consigli".
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Torniamo al record: 22 gennaio 2006, Haaland doveva ancora compiere 6 anni. "Aveva fatto delle prove di ginnastica nella sua scuola elementare ed era stato piuttosto bravo, così lo portammo ad alcuni incontri di atletica leggera - continua papà Alfie -. Si è messo subito alla prova con il salto in lungo e ha raggiunto una distanza di 163 centrimetri". Nessuno, prima di allora, era riuscito in qualcosa di simile ad appena 5 anni.
E così, da un giorno all'altro, Erling si è ritrovato ad essere campione mondiale nella categoria degli "Under 5". "Ci dissero che nel mondo non era mai stato registrato prima nulla di simile, la classifica che conosciamo è però circoscritta ai dati raccolti in 47 Stati. Può essere allora che, da qualche parte del mondo, esistano dei bambini di 5 anni che saltano più lontano del piccolo Erling".
La sfida è cominciata: record più o record meno, al piccolo, grande Erling non dovrebbe cambiare poi così tanto. Già sui campi da calcio, tenergli testa sembra piuttosto complicato. Almeno fuori dal rettangolo verde, nelle sfide giovanili di atletica leggera, qualcuno si faccia avanti per provare a fermarlo...
