Il club ha annunciato il suo taglio a causa della crisi legata al Covid, ma i tifosi si sono mobilitati in suo favore perchè in ogni squadra che si rispetti "tutti i membri sono importanti". Anche quando si tratta di un 'semplice' portafortuna.
E' la storia di Gunnersaurus, la mascotte dell’Arsenal con 27 lunghissimi anni di militanza. Un pupazzo che rappresenta il lavoro di un uomo, Jerry Quy, così fedele ai Gunners che una volta si è perso persino il matrimonio del fratello pur di non mancare ad una partita di Premier del suo club. Il suo stipendio, naturalmente, è infinitamente più basso di qualsiasi giocatore, ma nonostante ciò è stato lui uno di quelli che ha subito gli effetti della crisi mondiale in corso in quest'ultimo anno. Secondo il club infatti, senza i tifosi allo stadio non serve più la mascotte in campo.
Dalla sua parte però, non si sono schierati solo i supporters dell'Arsenal ma anche i calciatori. Su tutti Mesut Ozil, che si è reso protagonista di un bellissimo gesto. Il trequartista tedesco di origine turca si è offerto di pagare in prima persona lo stipendio a Jerry Quy pur di vederlo reintegrato nel posto (e nel costume) che occupa praticamente da una vita intera.
“Sono stato così triste di sapere che Jerry Quy, anche noto come la famosa e fedele mascotte Gunnersaurus e parte integrante del nostro club, fosse stata ritenuta un esubero dopo 27 anni”, ha twittato l'ex centrocampista del Real Madrid. “Per questo mi offro di rimborsare all’Arsenal l’intero salario del nostro ragazzone verde fino a quando sarò un giocatore dell’Arsenal, così Jerry potrà continuare a fare il lavoro che ama tanto”.
Pur essendo ai margini del club, lo stipendio di Ozil - sotto contratto con i Gunnes ancora per un anno - è ancora il più alto di tutta la rosa. Proprio lui, infatti, tempo fa era stato contestato dai tifosi biancorossi per aver avuto pretese economiche altissime in sede di rinnovo. Tante critiche che adesso potranno forse essere da parte se Gunnersaurus verrà salvato. Perchè alla fine, anche in questo caso, ha vinto il valore di 'fare squadra'.