L'ex centrocampista della Roma, Maxime Gonalons, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di gianlucadimarzio.com al termine dell partita di Coppa Di Francia tra Metz e il suo Clermont Foot 63 venerdi scorso. Dai suoi trascorsi romanisti nella stagione 2017/2018, alla semifinale contro il Liverpool e Totti, Mourinho e De Rossi prima di chiudere con un pensiero sulla squadra attuale, tanti gli argomenti toccati.
La nostra intervista a Maxime Gonalons
A cosa pensa per prima quando si parla della Roma: "Innanzitutto è stato un onore giocare per questo club anche se la mia esperienza giallorossa non è durata molto. Se devo usare una sola parola per descrivere questo club, dico Totti! Anche se non abbiamo giocato insieme, quotidianamente lui c'era sempre. Seguo la Roma tutt'ora e ho visto che Mourinho ha ridato entusiasmo all'ambiente. L'Olimpico è sempre pieno e i tifosi della Roma sono caldissimi, soprattutto quando le cose vanno bene come ai miei tempi in Champions League e in campionato. Guardando indietro, sono stati momenti davvero bellissimi..."
Si dice spesso che Totti a Roma sia più importante del Colosseo e Gonalons, che ha conosciuto il Capitano come persona, conferma: "Sì e c'è chi dice anche che sia quasi ai livelli del Papa! Totti poi ha vestito la maglia di un solo club, cosa rarissima nel calcio d'oggi. È stato l'emblema della Roma per tantissimi anni, segnando gol incredibili. È stato bello vederlo giocare, basta vedere l'omaggio della gente dopo la sua ultima partita per accorgersene. Io non avevo ancora firmato per la Roma e guardai il suo addio in tv. È stato emozionante".
Sulla stagione 2017/2018: "Finimmo terzi in Serie A e raggiungemmo la semifinale di Champions League dove uscimmo per un soffio per colpa della partita d'andata dove ci è un po' sfuggita di mano la qualificazione (la vittoria del Liverpool ad Anfield per 5-2 rese inutile il 4-2 al ritorno ndr). La Remontada contro il Barcellona nei quarti di finale con gol di Manolas è stato un momento pazzesco. Perdemmo 4-1 in Spagna e vincemmo 3-0 in casa. Quanto ad emozioni quella partita fa parte dei migliori momenti della mia carriera":
Il Real Madrid vinse la finale 3-1 grazie anche a due papere di Loris Karius. La Roma quell'anno in porta aveva Alisson e Gonalons è convinto che se fossero andati a Kiev, i giallorossi avrebbero avuto ottime chance di battere i Blancos di Cristiano Ronaldo, Bale e Benzema. Ha proseguito: "La finale è una partita secca. Nessuno può saperlo ma avevamo la possibilità di vincere la coppa. Al ritorno contro il Liverpool siamo andati vicini all'impresa ma rimangono comunque bei momenti".
All'epoca Gonalons era uno dei migliori centrocampisti francesi e sul palcoscenico europeo. Ma alla Roma trovò una concorrenza agguerrita con Nainggolan, De Rossi, Florenzi e Strootman prime scelte. E l'ex Lyon e Siviglia a proposito ha detto: "Era complicato ma ero consapevole delle difficoltà prima di venire. Ho comunque imparato tanto a Roma, soprattutto a livello tattico anche se ovviamente speravo di giocare di più. Però giocando con grandi campioni e in un 'big club' con tanta pressione come la Roma ho imparato tanto. È stato tutto molto bello..."
Gonalons ha imparato tantissimo sopratutto da De Rossi: "Daniele è "un très grand Monsieur" come diciamo qui, un grandissimo uomo! Giocavamo nella stessa posizione e anche lui fu un capitano emblematico. Trovava sempre le parole giuste quando giocavo al posto suo ma anche quando non ero tra i titolari. De Rossi per me è stato importante".
Meglio la sua Roma allenata da Eusebio di Francesco o l'attuale targata José Mourinho, Romelu Lukaku e Paulo Dybala? "È sempre difficile fare paragoni, poi sono squadra diverse. Questa Roma ha giocatori giovani con un grande potenziale e mi piacerebbe rivederli in Champions League dopo un'assenza di qualche anno. Se è normale essere già a 19 punti dall'Inter dopo sole 19 giornate? L'Inter è come il Napoli lo scorso anno. Io penso che i nerazzurri vinceranno lo Scudetto quest'anno anche se la Juve di Rabiot c'è. Adrien è un elemento importante e i bianconeri sono in corsa. Detto ciò, la Roma è un club che lavora bene. Il club è stato importante per me e lo è tutt'ora. Le auguro solo il meglio."
Per il centrocampista francese, i giallorossi hanno tutto per tornare in Champions League nonostante il distacco di quattro punti dalla Fiorentina, quarta in A. Ha detto: "Penso che possano farcela, ora sono più continui. Hanno la squadra e le qualità per entrare tra le prime quattro. José Mourinho poi lo conosciamo tutti. È un grande nome nel calcio, ha vinto tutto ed è una grandissima persona. Essere allenati da uno come lui dev'essere fantastico."
A cura di Alessandro Schiavone