Ovidu è una piccola città della Romania di quasi 14mila abitanti. Dista meno di mezzora di auto da Costanza e si affaccia sul Mar Nero. Da 5 anni a questa parte, però, Ovidu è diventato l’ombelico del mondo calcistico rumeno. Il merito? Di un certo Gheorghe Hagi, uno che in Romania è molto più di un semplice ex calciatore. Insieme a Nadia Comaneci e Ilie Nastase, Hagi è la vera e propria istituzione dello sport nazionale e le sue idee visionarie hanno portato i frutti praticamente subito.
7 anni fa l’idea di acquistare una squadra nella quale far crescere i ragazzi della sua accademia, oggi il primo titolo nazionale con il campionato appena vinto dalla Fc Viitorul, che in rumeno vuol dire proprio “futuro”.
E in questo successo c’è anche lo zampino di un italiano, Pietro Chiodi: agente Fifa che con Hagi ha stretto un accordo professionale. Gheorghe fa crescere i ragazzi nella sua accademy e Pietro collabora alle loro cessioni in Europa e nel mondo. “All’inizio della sua avventura - racconta Pietro Chiodi a gianlucadimarzio.com - Gheorghe aveva difficoltà a sviluppare il mercato dei ragazzi e così decise di rivolgersi a me per una consulenza per il mercato estero”
E con il passare degli anni il sodalizio ha dato i suoi frutti. Non solo in campo - dove il Viitorul è passato dalla zona retrocessione alla vittoria del titolo - ma anche sul mercato. “Oggi Marin gioca nello Standard Liegi, Mitrita nel Pescara e Balasa è arrivato alla Steaua Bucarest dopo essere stato uno dei protagonisti della promozione del Crotone un anno fa in serie A”. Senza dimenticare Ianis Hagi, figlio di Gheorghe e classe ‘98, che Pietro in estate ha portato alla Fiorentina. “Ma di ragazzi di valore lì ce ne sono tanti”.
Merito certamente delle idee visionarie di Hagi, uno che 5 anni fa aveva detto che avrebbe vinto presto il campionato e già ha fissato il prossimo obiettivo, la Champions. “La squadra campione di Romania è formata all’80% da ragazzi under 21 ed è la più giovane tra le squadre che hanno vinto in titolo nazionale in Europa. Ovviamente sono tutti provenienti dall’accademia di Hagi a parte tre che sono stati acquistati”. Della squadra, Gheorghe è presidente, proprietario, direttore sportivo e allenatore, ma sopratutto è la mente che lavora a 360 gradi. “E’ riuscito a fondere la sua esperienza fatta con il Barcellona e quindi il concetto di Cantera, con il modello del settore giovanile olandese che ha imparato nei mesi di studio trascorsi nelle strutture dell’Ajax”.
Oggi l’accademia di Hagi e il Viitorul sono una realtà solidissima del calcio in Romania. "Quattro dei giocatori titolari della squadra di Hagi sono in pianta stabile nella nazionale maggiore rumena, mentre nell’under 21 sono letteralmente il blocco portante della selezione”. Difficile pensare che il calcio rumeno di domani possa prescindere da questi piedi. Lo sanno bene Gheorghe Hagi e lo sa bene Pietro Chiodi, uno che ha saputo puntare sul futuro, anzi per dirla in rumeno: “sul viitorul”.