Grazie ai gol di Mateo Retegui e Mattia Bani, il Genoa batte 2-0 l'Udinese e torna alla vittoria. I rossoblù salgono così a 33 punti in classifica e si portano a +13 sulla zona retrocessione. Al termine della partita, Alberto Gilardino ha parlato ai microfoni di Sky Sport.
L'allenatore del Gennoa ha commentato la prestazione della sua squadra: "Sono felicissimo. Felice per la prestazione dei ragazzi, l'abbiamo interpretata nel migliore dei modi. Sapevamo che nella prima parte di gara l'Udinese avrebbe chiuso gli spazi e avremmo fatto fatica a superare la prima linea difensiva, però poi abbiamo velocizzato il gioco e preso in mano la partita. Il merito è dei ragazzi. Ci sono stati momenti dove abbiamo palleggiato in modo positivo. L'unico rammarico è non aver fatto il terzo gol. Per il resto è stata una partita con il giusto atteggiamento e questi sono tre punti pesanti".
Genoa, le parole di Gilardino dopo la vittoria contro l'Udinese
Negli ultimi anni, solo Gasperini è riuscito a iniziare e finire una stagione sulla panchina del Genoa. Gilardino è ora vicino a fare altrettanto: "Che sia di buono auspicio. Saluto Gasperini, spero di fare una carriera come la sua. Ho avuto la fortuna di averlo come allenatore. Lui sa benissimo cosa vuol dire allenare questa squadra. Per me è qualcosa di incredibile quello che è successo da un anno a questa parte. Arrivare dalla Primavera, vincere il campionato, confermarmi. Dietro c'è un lavoro straordinario. La squadra si è messa a servizio, ha molta voglia di migliorarsi. Sono tutti step positivi, c'è una concorrenza sana nella squadra".
Poi, ha parlato del suo futuro: "Per quanto riguarda il mio futuro, come ho già detto più volte, al momento la società non mi ha ancora chiamato. Non abbiamo ancora parlato del futuro. Io e il mio staff siamo concentrati sulla quotidianità per migliorare ancora, poi ci sarà modo e tempo per parlare".
Gilardino ha poi elogiato la mentalità del suo Genoa: "L'umiltà è la mentalità che ho cercato di dare alla squadra insieme allo staff. Noi dobbiamo avere questo spirito quotidianamente, in ogni allenamento, attraverso questo spirito di sacrificio e sofferenza. Non dobbiamo cambiare questi atteggiamenti di sacrificio e umiltà. Poi abbiamo giocatori che possono decidere le partite. L'umiltà è la base di questa squadra, è fondamentale per me".
L'allenatore si è poi soffermato su Retegui: "Lavoro molto con Retegui. Sia io che i miei collaboratori, prendiamo lui e gli altri attaccanti, come tutti. Stiamo cercando di pulirlo in tutto: il primo controllo, il passaggio, l'attacco alla porta. Credo si stiano vedendo dei miglioramenti grazie alla sua forza di volontà. Oggi ha fatto una prestazione importante, da grande bomber. Lui ha più fisicità di me. Si muove molto bene in area, sente la porta. Ci sono margini di miglioramento in campo aperto e nella costruzione della manovra".
Infine, Gilardino ha parlato dell'importanza del suo staff nel suo lavoro: "Senza il mio staff non sarei nessuno. Senza i ragazzi, i collaboratori, non sarei nessuno. Il merito è di tutti. Per un allenatore avere vicino persone con cui c'è stima reciproca è molto importante. Lavoriamo tanto anche sulla fase difensiva. Capita anche di lavorare con la linea a quattro, perché ci sono partite in cui può servire cambiare velocemente".