Un dono per il Gent, e perché no, per il calcio del futuro. Inaspettato sì, ma desiderato. Gift - 'dono' in Italiano - Emmanuel Orban sarà sconosciuto ai più, ma grazie ai numeri e ai gol ha iniziato a far parlare di sé: ventuno anni da compiere la prossima estate, giramondo alla Phileas Fogg ma già nelle pagine della storia del calcio europeo. L’ultimo atto, il più glorioso, è la tripletta in 3 minuti e 24 secondi contro il Basaksehir, che ha permesso al Gent di accedere ai quarti di finale. Ma facciamo un passo alla volta.
Giramondo alla Phileas Fogg
Non è durato ottanta giorni, ma poco più di un anno il viaggio di Gift Emmanuel Orban. Dalla Nigeria, nazione nella quale è nato venti anni fa, il classe 2002 è volato in Norvegia per crescere e poi in Belgio per esplodere. Ma l’impressione è che Gent sia solo uno scalo. Lo Stabæk, che militava nella seconda divisione norvegese, lo ha acquistato agli inizi del 2022. Impatto devastante per Orban: con le sue 16 reti (e sette assist) in 22 partite ha ‘regalato’ la promozione in prima divisione. L’Eliteserien, però, non è nei pieni di Orban che, da perfetto giramondo, ha già programmato il prossimo viaggio, questa volta in Belgio.
'Dono' per Gent e tripletta storica per Gift Orban
La Jupiler Pro League, si sa, è una fucina di talenti. L’ultimo potrebbe essere proprio Gift Emmanuel Orban. Un dono per i tifosi del Gent. Connazionale di Osimhen, ha scelto la patria di Haaland per assaporare il calcio europeo e la competizione di Dessers – altro connazionale e capocannoniere della scorsa edizione della UEFA Conference League – per esplodere. Come per l’attaccante del Napoli, il campionato belga sembra essere la vetrina ideale per mettersi in mostra. In appena 5 partite, il nigeriano ha già segnato 7 reti. Proprio nell’ultima gara, Orban ha segnato quattro gol contro il Waregem. Un caso? Non proprio. Tre giorni dopo, infatti, è arrivata la tripletta contro il Baseksehir in Conference League. Tre gol in tre minuti e ventiquattro secondi, per l’esattezza. È la tripletta più veloce nella storia delle competizioni europee, battendo il precedente record di Momo Salah. E pensare che questa partita non doveva nemmeno giocarla.
Sforzi ripagati e riconoscenza
“Abbiamo visto molte delle sue partite. Ho visto un enorme potenziale e sono diventato un suo fan. Il nostro budget era di circa un milione/un milione e mezzo di euro. Non voleva lasciare la vecchia squadra per quei soldi”, ha dichiarato l’allenatore Vanhaezebrouck nel post partita. Il Gent, infatti, ha dovuto fare uno sforzo economico non indifferente per portare regalarlo ai propri tifosi. Tre milioni e trecentomila nelle casse dello Stabæk, una delle spese più onerose della storia del club (poco più di sei milioni la più costosa) ma sono già 12 le reti in 9 presenze ufficiali. In un mese, il club belga ha ripagato l’investimento e ora si coccola il suo nuovo talento.
Dalla riconoscenza per lo Stabæk, prima squadra a credere in lui, a quella per i compagni. Lasciando lo stadio del Baseksehir in autobus, Orban si è avvicinato ad ognuno dei compagni e ha chiesto, imbarazzato ed emozionato, la firma sul pallone. Sono già due in tre giorni. Di questo passo, la collezione a casa inizierà ad essere davvero importante. E forse, fedele al suo nome, troverà il modo di ringraziarli.
