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Data: 17/05/2017 -

Giannichedda e Corradi sulla finale di Coppa Italia: "La Juve è stata costruita per vincere tutto. Per la Lazio sarà come una finale di Champions"

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Primo trofeo in palio, tempo di bilanci: c’è una Coppa Italia da vincere. Da una parte una Lazio in grado di stupire tutti quest’anno, dall’altra una Juventus che ormai non stupisce più, ma che conferma di anno in anno di essere una delle migliori squadre d’Europa. Partita in bilico, certo. Come ogni finale. Ma questa ha un sapore diverso, speciale. Sarà perché per la Juve arriva nel bel mezzo di tutto: tra un campionato ancora di vincere e una finale di Champions a portata di mano. Sarà che per la Lazio sarebbe il modo di chiudere con gli effetti speciali una stagione da incorniciare. Fatto sta che domani sera all’Olimpico verrà assegnato il primo trofeo della stagione, e nessuno vorrà farselo sfuggire: “Le finali sono sempre partite difficili da decifrare. La Juve arriverà alla partita di domani ancora più determinata dopo la brutta sconfitta in campionato con la Roma – Ha dichiarato in esclusiva per Gianlucadimarzio.com Giuliano Giannichedda - Proverà a riscattarsi e a portare a casa la prima delle tre competizioni in cui è arrivata in fondo. I bianconeri sulla carta sono favoriti, ma in una partita secca può succedere di tutto e la Lazio è una squadra forte. Per i biancocelesti sarà come una finale di Champions League, quindi l’impegno sarà massimo. La Juve è abituata a giocare partite del genere, a vincere trofei, a disputare finali, per questo ovviamente parte con i favori del pronostico. D’altro canto la Lazio avrà la spinta del proprio pubblico che in questi casi può essere fondamentale”.

Primo match point dei tre a disposizione per la Juventus, che potrebbe chiudere con un clamoroso Triplete: “Mi aspettavo la Juve in fondo a tutte le competizioni, è stata costruita per questo, per vincere tutto – Ha continuato Giannichedda - La società ha acquistato dei giocatori fortissimi dal punto di vista tecnico, ma anche in grado di portare la mentalità giusta per vincere ogni competizione. Come Dani Alves per esempio, un giocatore straordinario che in carriera ha vinto di tutto”. Niente Triplete per la Lazio, ma la possibilità di impreziosire una stagione esaltante con un trofeo: “Mi aspettavo una stagione positiva anche da parte della Lazio, perché ha una rosa composta da grandi giocatori: da Immobile a Felipe Anderson, passando per Biglia e Parolo, sono tanti gli elementi di qualità. Però sinceramente non mi aspettavo potesse fare così bene. La vera sorpresa è stata Inzaghi. Che si è dimostrato un allenatore attento, preparato e in grado di trasmettere la giusta mentalità alla squadra. Lo conosco come compagno di squadra, ma insieme abbiamo fatto anche il corso a Coverciano, e posso dire di aver visto un allenatore pignolo e studioso. Conosce tutto dei propri avversari, si è posto con umiltà e ora sta facendo vedere quanto vale”.

Parola chiave: talento. In ogni zona del campo. Due attacchi atomici, tra i più prolifici della Serie A. Una difesa, quella della Juve, quasi impenetrabile. Ma per Giannichedda l’elemento decisivo potrebbe essere un altro: “Penso che Milinkovic-Savic possa essere l’arma in più per la Lazio. Mi piace moltissimo come giocatore. Quando alza il ritmo può essere devastante: nel giro di pochi anni diventerà uno dei migliori al mondo, potrebbe giocare in qualsiasi top club europeo. Per quanto riguarda la Juve invece sarebbe troppo scontato indicare Higuain come l’elemento più decisivo, quindi dico Dybala, che sta dimostrando di essere un grandissimo talento”. Prima la Coppa Italia, poi il campionato e infine la finale di Champions. Periodo pieno per la Juve: “Un pronostico sulla finale di Champions? Il Real parte favorito per blasone e per qualità della rosa, ma la Juve ha una tenuta mentale tale da assottigliare ogni differenza tecnica”.

“Arrivano due squadre in forma, nonostante le sconfitte che hanno preceduto la finale”. La sostanza non cambia, nemmeno per Bernardo Corradi, che in esclusiva per Gianlucadimarzio.com ha commentato così l’atto conclusivo della Coppa Italia: “Le ultime due sconfitte sono state più che altro una tappa d’avvicinamento alla partita che potrebbe regalare il primo trofeo della stagione. La Juve parte favorita, perché è abituata a giocare questo tipo di partite e perché sulla carta ha la squadra più forte. Ma la Lazio ha abituato anche a sorprendere e nella partita secca può succedere di tutto. Per Inzaghi la Coppa Italia potrebbe essere la ciliegina sulla torta di una stagione entusiasmante”.



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