Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, il fondo proprietario del Milan, è intervenuto a un podcast di Bloomberg, intitolato "The Deal".
Cardinale ha parlato proprio di un "deal", un'affare, quello dell'acquisto dei rossoneri: La cosa più dura che abbia mai affrontato, ma anche la migliore. Ironicamente è stato tutto imposto da me stesso. Avevo un bisogno imprenditoriale che dovevo soddisfare, ed era proprio il tipo di cose che facciamo sempre più spesso in RedBird".
Le parole di Gerry Cardinale nell'intervista a Bloomberg
Il merito è anche di Billy Beane, l'inventore del modello "moneyball": "Lui mi ha incoraggiato a iniziare a considerare il calcio europeo. Mi sono detto: perché dovrei farlo? Ci sono governi sovrani e oligarchi russi, non può essere un ecosistema da prendere in considerazione. Mi ha detto: “Non hai capito il punto”".
Poi Cardinale ha proseguito: "Ogni volta che sollevavo il tema Milan internamente o qui negli Stati Uniti, tutti dicevano: “Sei pazzo”. “Non pensare mai di investire in Italia”. [...] Elliott era il proprietario del Milan. Il club era indebitato, in origine c’era un proprietario cinese, che ha fatto un buco nell’acqua ed Elliott è entrato, ha escusso il pegno ed è diventato proprietario". Sui precedenti proprietari: "Paul e Gordon Singer? Non posso dire che bene di loro. Sono molto informato su come abbiano fatto un lavoro fenomenale nei quattro anni in cui hanno posseduto il Milan, dal 2018 a quando lo abbiamo acquistato noi nel 2022, per risanarlo".
Poi ha analizzato i dettagli dell'acquisto: "Possediamo il 100% del capitale con un vendor loan. E abbiamo comprato il Milan in modo molto interessante. Penso che abbiamo pagato un prezzo equo. [...] Ora il flusso di cassa è significativamente positivo".
A proposito dei risultati sportivi: "Siamo arrivati alle semifinali di Champions League. Quando sono arrivato è stata una sfida, perché avevano appena vinto lo scudetto. Quindi, in realtà, ho adottato un approccio diverso da quello che faccio di solito: per il primo anno non ho fatto nulla. Davvero, mi sono limitato a guardare".
Seguono delle considerazione sullo stadio: "Sarà il primo costruito in Italia dal 2011. Sarà uno stadio in stile americano, con 70.000 posti a sedere. Porteremo un grande evento dal vivo, un campus di intrattenimento per Milano, davvero legato alla squadra, ma qualcosa di simile al Milan".
Infine, sui diritti tv e sulla dimensione del club: "Il Milan è davvero uno dei club più importanti. Credo che sia uno dei primi quattro marchi a livello globale nel calcio. E ora, con l’abbattimento delle barriere grazie allo streaming e la possibilità di trasmettere queste partite negli Stati Uniti in diretta, i ragazzi più giovani oggi conoscono tutti, non solo la Premier League. [...] Anche i diritti tv saranno un’evoluzione".