Dodici anni dopo l’ultima volta (da giocatore), riecco Sheva al ritorno in Italia, questa volta però da allenatore. Del Genoa, che ha scelto di ripartire da lui per invertire il trend di questo inizio di stagione, e dare il via ad un progetto più ampio e a lungo termine che durerà almeno fino al 2024.
Lunedì i primi sorrisi a tinte rossoblù e la visite a sede e strutture appena atterrato a Genova, ieri il primo allenamento alla guida dei suoi nuovi ragazzi sul prato del Signorini: questo pomeriggio, nella sala Corporate dello stadio Luigi Ferraris, per Andriy Shevchenko è stato il tempo delle prime parole ufficiali da nuovo allenatore del Genoa.
Ex attaccante del Milan ed ex ct dell’Ucraina che si è presentato alla stampa presente così.
"Torno in un paese che amo. Auspico nella carica dei tifosi"
Le prime parole di Andriy Shevchenko sono d'amore verso l'Italia, un Paese che gli ha dato tantissimo da calciatore: "Momento molto importante per la mia carriera di allenatore, voglio ringraziare Josh e il progetto del Genoa che mi ha permesso di ritornare in un paese che amo e che mi ha dato tanto. Io ho fatto tanto nella mia carriera calcistica qui e spero di stare tanto qui anche da allenatore".
"Credo molto nel futuro del Genoa, questo club può fare belle cose in Italia. Sicuramente abbiamo bisogno dei tifosi: ho giocato una volta qui ed è stata una partita difficilissima", ha ricordato l'ucraino.
Perchè proprio Sheva per il Genoa?
Al nuovo presidente americano del club Josh Wander è stato chiesto il motivo della scelta Sheva? “Come per tutte le decisioni fatte nel nostro business, non abbiamo scelto con leggerezza. Abbiamo cercato la soluzione giusta che potesse aiutare la squadra già da subito e che potesse essere il fulcro del progetto che abbiamo per il Genoa".
"Shevchenko un grande nome ma non l’abbiamo scelto per quello, ma per il suo cervello, per come analizza il mondo del calcio: analisi innovative, stimola i giocatori, ci ha convinto per il carattere e la sua personalità", questa la risposta del nuovo patron rossoblù.
"Zaccheroni, Ancelotti e Cesare Maldini miei grandi esempi"
Andriy Shevchenko torna nel paese dei grandi allenatori. Molti di questi lo hanno allenato e gli hanno trasmesso tanto, lui seguirà anche il loro esempio: "Per me lavorare con Zaccheroni, Ancelotti, Cesare Maldini è stata una grande esperienza. Ora, per me, venire ad allenare in Italia, entrare nel calcio italiano e sfidare altri grandi allenatori mi sembra una sfida stimolante per me".
Con che modulo giocherà il Genoa di Shevchenko? "La squadra che abbiamo ha determinate caratteristiche, vediamo come potrà giocare meglio e sicuramente sceglieremo qualcuno dei moduli moduli che utilizzo di più: possono andare sia il 3-5-2 che il 4-3-3".
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Sheva per dare una svolta alla stagione
L'attuale classifica può spaventare il Genoa, lo ha ammesso Shevchenko, che comunque spiega: "Bisogna avere la mentalità giusta. Parlando con i giocatori ho sentito tanta voglia di migliorare le cose e questo è un punto di partenza importante. Avendo grande voglia e una struttura adatta in campo, penso si possano migliorare le cose".
Tante sono le dimostrazioni di affetto verso la piazza da parte dell'allenatore, che ha dimostrato tanta grinta nel presentare le motivazioni della scelta Genoa. Ciò che però resta impresso, anche grazie al suo appello finale, è il messaggio che rivolge ai tifosi rossoblù: "Abbiamo bisogno di voi, vi aspettiamo alle nostre partite”, ha chiuso così la sua presentazione.