Andriy Shevchenko ha parlato sulle colonne della Gazzetta dello Sport alla vigilia del lunch match del suo Genoa, impegnato domani a Udine.
"Giochiamo contro una squadra capace di portare in area diversi giocatori, che gioca quasi all'inglese, con calci piazzati e verticalizzazioni."
Il commento sulla sconfitta con la Roma
Sheva è tornato sulla sua prima partita da allenatore dei rossoblù, la sconfitta per 0-2 a Marassi contro la Roma: "Dopo aver speso tanto nel primo tempo, ci siamo abbassati. La Roma ha grande qualità, ma noi comunque abbiamo fatto bene, muovendoci come un unico blocco".
"Mi piace sentire la pressione"
L'allenatore ucraino è concorde con José Mourinho su quel "pizzico di follia" necessario per riuscire nel suo mestiere: "Sono totalmente d'accordo con lui. Sicuramente la nostra è una professione complicata, che ti porta tanta pressione, ma il suo fascino sta proprio in questo".
Poi, tornando più strettamente sul campionato attuale, Shevchenko ha analizzato la situazione infortuni, che non migliora: "Per l'Udinese non recuperiamo nessuno. Abbiamo tre partite ravvicinate e purtroppo dovrò far giocare sempre gli stessi, non avendo molti calciatori a disposizione". Situazione che magari potrebbe migliorare già a gennaio, con il calciomercato.
"Però Vanheusden ha fatto una buona settimana di lavoro, e speriamo di riavere presto Destro, che però necessita di un lavoro personalizzato prima di tornare in gruppo".
"Dobbiamo restare ottimisti. Darò spazio ai più giovani"
La situazione di classifica del Genoa è tutt'altro che confortante: i punti sono appena 9, in 13 giornate, i rossoblù sono terz'ultimi e la vittoria non arriva da 10 partite. "Ma nell'ultima di campionato ho visto una squadra compatta e aggressiva, l'unico modo di salvarci è restare uniti, fare gruppo, cercare di essere applicati e ottimisti. E soprattutto lavorare, tanto."
Infine, non poteva mancare il commento sui tifosi genoani da parte di Shevchenko: "Nonostante il diluvio, ci sono stati vicini fino all'ultimo". L'ucraino è rimasto positivamente colpito, come si aspettava, dal calore dei tifosi per cui ha scelto di combattere stavolta.
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