“Dopo la Champions è sempre complicato tornare a giocare, sei stanco e devi cambiare il ‘chip’, l’allenatore ci ha dato quello di cui avevamo bisogno e siamo riusciti a cambiarlo”. Quanto fosse difficile la sfida di Marassi per la Juventus Cristiano Ronaldo a fine gara ai microfoni di Sky Sport lo ha spiegato cosi: ‘esame’ di lingua rimandato alla prossima intervista, - “in italiano la prossima volta” - ma anche in spagnolo il significato delle sue parole è stato chiarissimo. Nonostante i 14 punti di differenza tra i ragazzi di Pirlo e quelli Maran, i tre gol in settimana a Barcellona e il primo posto nel girone di Champions, i novanta minuti del Ferraris erano tutt’altro che semplici. Serviva una giocata, a sbloccare una gara per quarantacinque minuti bloccata sullo zero a zero: poche le emozioni, grazie ad un Genoa fino a quel momento impeccabile in fase difensiva e ad una Juventus alla ricerca dell’interruttore giusto per calarsi nuovamente nella corsa al campionato, con la stessa mentalità vincente mostrata in Champions e nonostante un avversario decisamente meno pericoloso di Messi e compagni.
JOYA (E ABBRACCIO CON PIRLO) PAULO: RIECCO DYBALA
A trovarla, l’uomo più atteso di giornata in casa Juventus, che a Marassi parte di nuovo titolare accanto a Ronaldo: l’occasione a Genova di lanciare un segnale forte ad Andrea Pirlo, che in panchina da tempo lo aspetta per avere un’arma in più per la corsa agli obiettivi bianconeri. Appuntamento al quale Paulo arriva puntualissimo, dopo un primo tempo di tanti palloni cercati a centrocampo e poche occasioni davanti all’ex Perin. Dodicesimo della ripersa, lancio di De Ligt e spizzata di McKennie per il dieci bianconero, che invece di girare il pallone sul secondo palo col sinistro punta dritto il primo palo portando in vantaggio la Juventus. Prima rete della stagione in Serie A per Dybala, che ritrova il gol in campionato cinque mesi dopo l’ultima volta, e lunga corsa ad abbracciare Andrea Pirlo in panchina dopo la festa con i compagni. “L’abbraccio? Se lo meritava, la rete per lui era importante: l’abbraccio è il merito alla squadra che lo ha supportato anche quando non riusciva a trovare il gol. Paulo sta meglio, aveva bisogno di questo gol per sbloccarsi mentalmente e fisicamente: lo aspettavamo, si è sbloccato e ora lo aspettiamo ancora di più”, le parole dell’allenatore bianconero a fine gara, a godersi e coccolarsi il Dybala ritrovato. In gol anche lo scorso 4 novembre a Budapest in Champions League contro il Ferencvaros, ma in una gara già indirizzata dalla doppietta di colui che gli ha conteso ed occupato il posto al fianco di Ronaldo: Morata sempre più sulla rampa di lancio, Dybala fermo ai box in attesa di ritrovarsi: si arriva ad oggi, a quella maglia dal primo minuto e al gol a sbloccare l’importante sfida di Marassi.
CR100 RONALDO: GOL E NUMERI DA RECORD PER CRISTIANO
Decisa, dopo il gol del pareggio rossoblu firmato da Sturaro, dalla doppietta su rigore di un Cristiano Ronaldo da Record. Alla centesima presenza in bianconero CR7 ha realizzato infatti i gol numero 78 - subito diventati 79 - in cento partite giocate con la Juve: “Sono contento per il record personale, ma l’obiettivo erano i tre punti e vincere una gara difficile” le sue parole a fine gara dopo il record raggiunto, celebrato anche con un Tweet sguardo come sempre rivolto già al futuro: “Quale modo migliore per festeggiare la mia 100esima partita con la Juventus, se non segnare altri due gol per la squadra? Sono molto orgoglioso di aver raggiunto questo numero con la maglia della Vecchia Signora, ma indovinate un po ': ho già la testa ai 100 gol per la Juve. Fino Alla Fine!”. Pensieri e parole di CR100, che nella classifica bianconera dei gol realizzati nelle prime 100 gare (in tutte le competizioni) ha davanti soltanto Omar Sivori (84) e Felice Borel (80).
Settantanove reti in cento gare ma non solo, perché la doppietta di Marassi ha permesso a CR7 di riscrivere nuovamente la storia: 30 infatti i gol realizzati ancora una volta nell’anno solare dall’attaccante portoghese, diventato oggi anche il primo giocatore a raggiungere i 400 successi nei cinque maggiori campionati europei negli anni 2000 (dati Opta). Ad inseguirlo in questa speciale graduatoria, il rivale di sempre Lionel Messi a quota 365 (terzo Buffon a 350). Numeri da vincente, per un Ronaldo che non si vuole di certo fermare. “Tutti gli anni l’obiettivo della Juve é vincere Campionato e Champions, ma solo uno può vincerli: noi siamo concentrati e fiduciosi”. Grazie anche alla Dybaldo ritrovata: Paulo più Cristiano, di nuovo insieme dall’inizio e decisivi sul prato del Ferraris. Negli ultimi minuti in campo nel tridente assieme anche a Morata, nuova possibile soluzione per la juve del futuro.