Nonostante la rete di Gudmundsson il Genoa non è riuscito a battere il Cagliari, sconfitto 2-1 dalle reti di Viola e Zappa. I rossoblu restano quindi fermi a quota 11 punti in 11 partite. Al termine del match l'allenatore del Genoa Gilardino è intervenuto ai microfoni di Dazn.
Genoa, le parole di Gilardino
L'allenatore del Genoa ha iniziato analizzando il match: "C'è amarezza, dispiacere per l'epilogo e il risultato. Dopo un primo tempo equilibrato, il secondo si è aperto. Abbiamo commesso troppi errori sui due gol. Nel momento in cui avevamo ripreso la partita, avremmo dovuto mantenere alta l'attenzione. Così non è stato, ma poi nel finale ci sono state due-tre situazioni molto importanti su cui avremmo potuto fare gol".
Sulla prossima sfida contro l'Hellas Verona: "Per noi sono tutti scontri diretti, ogni gara implica sacrificio, determinazione, volontà di portare a casa il risultato e sotto questo punto di vista non posso rimproverare niente ai ragazzi. Per rimanere in A c'è da limare dei dettagli, rimanere lucidi e coscienti in tutta la partita. Abbiamo avuto poi una reazione, sotto questo punto di vista i ragazzi ci sono sempre. Fra cinque giorni giochiamo una partita importante davanti al nostro pubblico".
Infine sulle difficoltà di organico: "Non cerco alibi, non è nella mia mentalità. Lavoro e tengo tutti dentro al gruppo, cerco di farli sentire tutti importanti. Certamente le assenze sono importanti, ora dobbiamo voltare pagina velocemente correggendo le situazioni. Gudmundsson? Croce e delizia, ha fatto un gol incredibile, poi ha perso palla sul gol del Cagliari. Ce lo teniamo stretto, il suo rendimento è alto anche grazie al lavoro dei compagni. Oggi le scelte erano forzate, Puscas aveva i crampi dopo la Coppa, Ekuban non sta bene. Malinovskyi per questo era adattato, ha lavorato bene. Quando sarà al top potrà dare tanto". Sugli infortuni: "Per Retegui si andrà oltre il Verona, anche per Messias".