Un' inversione di rotta, per tornare a sorridere e guardare al futuro con nuove ambizioni: è quello che si aspetta il nuovo Genoa targato Maran, che questa mattina si è presentato così in conferenza stampa dal Tower Hotel di Genova.
“Siamo qui per la presentazione, anche se non ce n’è bisogno ma è giusto, del nuovo allenatore del Genoa Rolando Maran: - ad aprire la conferenza è il ds Faggiano - siamo non felici di più perché ha dimostrato il suo valore ma ne dimostrerà ancora di più, perché é qui con tutto l’entusiasmo che ho io e sono contento di poter lavorare con una persona che ha voglia di fare bene al Genoa come ne ho voglia io, come vuole il suo staff e tutti i tifosi. Abbiamo aspettato determinate situazioni, visto che doveva liberarsi da un’altra squadra, ma ora possiamo iniziare a lavorare”.
“Per me è un grandissimo piacere essere qui, accanto al direttore a iniziare questa nuova avventura. - le prime parole di Maran - Più volte vicino al Grifone, possiamo dire finalmente al Genoa? Si, qualche anno fa siamo stati vicini, ho pensato più volte fosse nel mio destino guidare il Genoa: si avvera qualcosa che speravo da molto tempo, oggi sono qui con grandissimo entusiasmo a iniziare questa avvenuta con serietà e professionalità, per fare si che il mio lavoro possa essere ricordato”.
LA SCELTA GENOA E LE PAROLE DI PREZIOSI
“Cosa mi ha detto Preziosi? Mi ha chiesto di non soffrire, il Genoa arriva da alcuni anni di sofferenza e mi ha chiesto questo. I miei obiettivi? Oltre alla richiesta del presidente poi c’è l’orgoglio di ognuno di noi, io sono alla guida di una società gloriosa ed essere qui mi da un grandissimo senso di responsabilità. Quando entrerò allo stadio e vedrò - spero presto - i tifosi vivrò ancora più forte le emozioni provate da avversario: il mio obiettivo oltre a non soffrire é far tirare fuori tutto da tutti. Se sono qui è perché ci sarà da gioire parecchio e ne sono sicuro”.
L’ESPERIENZA CAGLIARI E GLI OBIETTIVI DEL GENOA
“Dell’esperienza mi porto dietro l’organizzazione di gioco che avevamo dato e che mi avevano chiesto al primo anno con l’obiettivo salvezza, dall’altra parte c’è poi il non sapere come si poteva chiudere il secondo anno, quando eravamo un po’ indietro rispetto a quanto previsto: anche l’esperienza della scorsa stagione credo però possa servirmi quest’anno. Obiettivi del Genoa? Dirlo ora è difficile, dobbiamo sicuramente non soffrire, dare un’identità, mettere lo spirito genoano e uscire sempre avendo dato tutto. Bisognerà essere protagonisti sempre, poi si possono anche perdere le partite, ma bisogna provarci”.
IL MERCATO DEL GENOA
“Faggiano al mio fianco è una garanzia, so che é al lavoro da molto tempo per completare la squadra e questa é la mia garanzia. Un’idea di come impostare il mio Genoa? Le idee ci sono, poi il mercato può cambiare determinati aspetti, da parte mia c’è l’elasticità di cambiare alcuni atteggiamenti per adattarci anche alla rosa a disposizione, sicuramente lavoreremo su due sistemi per avere armi in più. Il mercato ci dirà quale strada prendere, le due soluzioni sono cambiando la difesa"
"Cosa porta Maran al Genoa? Serietà e personalità, cercherò col lavoro di guadagnare affetto e stima dei Genoani senza tante parole: con l’esempio cercherò di portare un ambiente a lavorare in questo modo e far rispecchiare il lavoro settimanale in campo. 4-3-1-2 modulo di riferimento? L’ho usato per molti anni, anche se l’anno scorso era più un 4-2-3-1, poi vedendo il materiale a disposizione prenderlo una strada ora é presto per dire qualcosa”.
GENOA ESAME DI LAUREA
“Il fatto che qui ultimamente le cose non siano andate bene è un ulteriore stimolo: è l’opportunità più bella che mi sia capitata in carriera, mi mette dentro una voglia incredibile di incominciare, di vedere le partite e vedere la nord che spinge e che sa dare il suo contributo. È l’occasione giusta nel momento giusto e cercherò di sfruttarla al meglio. Stagione più strana di sempre? Sicuramente è tutto anomalo, prima di avere questa opportunità ci eravamo preparati a ripartire subito e qualcosa abbiamo cambiato"
"Cosa cambia nella preparazione post Covid? Mentre nella preparazione normale si va a caricare, qui bisogna pensare di far smaltire i carichi perché poi non si deve arrivare troppo carichi alla partenza”. Sulle prime impressioni del gruppo. “Ho trovato una squadra con una buona cultura del lavoro, sicuramente l’aspetto dell’entusiasmo dobbiamo farlo crescere quotidianamente perché é una squadra che arriva da due annate difficili: dovremo ritrovare l’entusiasmo che sta a cuore a chi vuole bene a questa squadra”