A più di due anni di distanza dall’ultima volta, prima che la pandemia facesse ingresso nelle nostre vite, il centro sportivo Signorini di Pegli è tornato ad aprire le porte ai suoi tifosi in vista dell’importante sfida col Verona.
L’annuncio da parte del club è arrivato nella giornata di ieri, con tanto di rassicurazione: “no, non è un pesce d’aprile”. Poche parole a sciogliere anche il minimo dubbio, per un ritorno all’antico atteso dai tifosi da tantissimo tempo. Più di due anni, tanto è passato dall’ultima volta che le gradinate del centro sportivo rossoblù hanno visto i tifosi seguire l’allenamento del Grifone.
Dall’arrivo del Covid - prima ancora per i lavoro di ristrutturazione - le porte del Signorini erano inevitabilmente rimaste chiuse, oggi sono tornate ad aprirsi. L’occasione, l’antivigilia di Verona-Genoa: ennesimo appuntamento per continuare a inseguire il sogno salvezza, al quale i tifosi hanno risposto presente staccando oltre duemila biglietti.
Secondo dei due appuntamenti ai quali era impossibile mancare: l’altro oggi, atteso oltre due lunghissimi anni, quello del ritorno al Signorini. Tantissimi i tifosi che questa mattina hanno raggiunto il centro sportivo di Pegli per caricare la squadra in vista dell’importante sfida col Verona di lunedì.
E Blessin anche oggi ha trascinato la tifoseria alla Klopp, prima "ignorando" i cori, poi correndo sotto i sostenitori, guidandoli con i cori. Un bagno di folla per far sentire ai ragazzi tutto il calore della Gradinata Nord, così come accade durante e alla fine di ogni partita al Ferraris: “Siamo venuti qui per farvi capire l’amore che abbiamo verso questi colori, noi siamo la Gradinata Nord ma in campo andate voi. Continuate cosi. Continuate a crederci!”. Squadra e tifosi, di nuovo insieme: anche nel quartiere generale rossoblù, per raggiungere assieme l’obiettivo salvezza.
"Il settore giovanile sarà la nostra base"
Presente al campo di allenamento anche il Presidente rossoblù, Alberto Zangrillo che ha affrontato temi come l'importanza dello sviluppo del settore giovanile: "Stiamo lavorando per rendere il settore giovanile la base del nostro futuro. Dal punto di vista imprenditoriale non ha senso pagare tre volte tanto giocatori che potremmo produrre in casa. Dobbiamo strutturare questo progetto perchè la Liguria e Genova non sono terre facili. Costruire una struttura all'avanguardia come quelle di Milan, Inter e Atalanta qui non è semplice. Non è solo una questione economica, ma anche politica e campanilistica. Adesso però, con un nuovo spirito imprenditoriale internazionale, sentiamo che è arrivato il momento di agire. Dobbiamo essere propositivi e protagonisti in questi nuovi progetti. Il deferimento per il caso plusvalenze? Non ho gli elementi necessari per espriremere un giudizio".