Gioia per la vittoria, amarezza per l'ambiente che il Napoli vive da un po' di tempo. Sentimenti contrastanti per Rino Gattuso nell'intervista dopo il successo per 2-0 contro il Parma: "Oggi la partita mi è piaciuta, con il Parma non è semplice perché è una squadra tecnica - spiega a Sky Sport - Abbiamo saputo soffrire, a volte ci sta bene che non si gioca bene tecnicamente, ma si gioca da squadra. È una squadra viva, dobbiamo migliorare e abbiamo un solo attaccante di ruolo. Se all'Inter gli levi Lautaro e Lukaku... noi oggi abbiamo solo Petagna per ora, è difficile giocare ogni tre giorni".
Gattuso, però, toglie qualche sassolino dalla scarpa per le voci delle ultime settimane sulla sua posizione, con l'intervento della società a confermarlo sulla panchina azzurra: "Qui prendo schiaffi a destra e a manca ogni giorno, come se fossimo ultimi in classifica. È difficile. Si smanetta tanto, ai giocatori qualcosa rimane. Io non leggo nulla, può mandarmi qualcosa il mio avvocato, ma io non leggo nulla perché altrimenti mi faccio del male da solo".
"Questa tarantella è iniziata da un mese a questa parte - prosegue Gattuso - È una roba anomala quella che avviene qui, se qualcuno dietro la tastiera scrive non è un problema. Le parole pesanti, però, sono uscite da gente conosciuta con offese gratuite. Questo non lo posso accettare per come sono fatto io. Posso firmare anche dieci anni di contratto, ma sono legato alle mie emozioni".
Gattuso, infine, non ha nascosto qualche tensione nel rapporto con il presidente De Laurentiis: "Il rapporto è sempre stato buono, non posso negare che dopo gli ultimi 15/20 giorni da parte mia un po' di delusione per quanto successo c'è. Non sono ipocrita, sono un essere umano e dico quello che penso. Ma c'è rispetto, io sono un dipendente, ho chiesto un giocatore (Bakayoko) e me l'ha preso. Secondo me è stata gestita male - conclude - Tante squadre mi hanno chiamato, c'era qualche appuntamento e non mi sono presentato, ho fatto la persona corretta come penso che sono".