Sporting CP e Atalanta si incontreranno di nuovo nel corso dell'attuale UEFA Europa League. Le due formazioni, dopo essersi incrociate nella fase a gironi, si sfideranno infatti anche negli ottavi di finale. La partita sarà giocata di mercoledì, rispetto al canonico giovedì riservato alla competizione, poiché in quella data è prevista anche la partita del Benfica, sempre a Lisbona (Fischio d'inizio mercoledì 6 marzo alle ore 18:45).
Gian Piero Gasperini ha presentato la partita, che si giocherà all'Estadio José Alvalade, in conferenza stampa. In precedenza, l'allenatore ha parlato a Sky Sport: "Da ottobre sono passati tanti mesi, tantissime partite. Lo Sporting era già una squadra fortissima, adesso si è consolidata ancora di più. Stanno facendo molto bene in campionato e anche in Europa. Anche noi in questi mesi abbiamo fatto un buon percorso. Sicuramente sono due squadre diverse, ma anche equilibrate".
Sporting-Atalanta, le parole di Gasperini alla vigilia
Gasperini ha poi criticato il calendario e i troppi impegni ravvicinati: "Noi abbiamo fatto un ottimo punto con il Milan, abbiamo perso con l'Inter, ma ci sta, e abbiamo perso con il Bologna. Dispiace, non volevamo perdere. C'è rammarico perché volevamo fare un altro risultato. Però ora si riparte. Il problema è che stiamo giocando partite di questo livello in modo troppo ravvicinato e ne avremo anche altre. Quattro grandi partite in undici giorni, questa è una situazione che avremmo preferito non trovare. Questa partita con l'Inter è stata inserita dopo due mesi normali e in mezzo a delle partite importanti. Domani giochiamo una partita senza quasi prepararla".
Poi ha aggiunto: "Indubbiamente è diverso giocare partite così tirate in poco così in tempo. Chi fa le coppe è più abituato. Poi ci sono gli anticipi e gli posticipi, che sono creati per poter andare in Europa con un po' più di recupero. Questo però a noi non è successo ed è sicuramente una colpa".
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L'allenatore nerazzurro si è poi soffermato su Scamacca: "Il calcio moderno va verso la globalizzazione. Il portiere e i difensori partecipano di più. Le cose evolvono continuamente, vediamo difensori centrali che vanno a centrocampo, esterni che giocano in mezzo. Gli attaccanti devono essere più dinamici. Poi però ci sono le caratteristiche, non si può pretendere da uno come Scamacca che faccia i kilometri di Ederson e de Roon. Però è indispensabile aumentare il proprio raggio di azione. Scamacca ci sta provando. Dal punto di vista psicologico, vorrei si togliesse un po' di pressione. Su di lui c'è sempre una grandissima aspettativa, vorrei si calasse di più nella normalità e fosse meno deluso dopo un errore. Se riuscirà ad avere più gioia e meno pressione, potrà fare meglio".
In conferenza stampa infine ha parlato della staffetta portieri: “Domani gioca Musso, ma avrebbe giocato sicuramente lo stesso. È uscito dai titolari perché ad un certo punto ho fatto una scelta su Carnesecchi, anche perché sembrava ci fosse l’opportunità per Musso di andare via a gennaio. Ma Musso è sempre stato molto positivo, merita anche lui la sua vetrina”.