Gasperini: “Superlega? Abbiamo rischiato di non giocare più”
Le parole dell’allenatore nerazzurro dopo la vittoria sul Bologna e il secondo posto in classifica momentaneo
Cinque gol Bologna per un’Atalanta inarrestabile. E ora, in attesa di Lazio-Milan, anche seconda in classifica alle spalle dell’Inter. Gian Piero Gasperini, ai microfoni di Sky Sport, ha espresso così la sua soddisfazione: “Ogni partita ha la sua storia, il Bologna aveva messo in difficoltà tante squadre. Ci eravamo preparati, li avevamo visti giocare con la Roma con la difesa così. L’Atalanta però sta molto bene”.
Ora la Champions League è più vicina: “Siamo a due punti dalla qualificazione matematica in Europa per il quinto anno, per la Champions invece non so quanto manca. In queste cinque partite gli altri dovranno sperare nei nostri errori, ci sono tante squadre forti e può succedere di tutto. Il destino è nelle nostre mani: è difficile, ma ci siamo posti questo traguardo”.
Ancora protagonista Malinovskyi che da marzo in poi ha preso parte a nove gol dell’Atalanta: “Lui è venuto qui come centrocampista, io gli ho chiesto una posizione alla Ilicic. Ha faticato un po’, ma anche l’anno scorso aveva mostrato le sue capacità. Ora partecipa al gioco con continuità, ha tiro e spunto. È un attaccante atipico che però fa molti assist e gol. Aveva avuto il Covid e un’ernia, adesso sta facendo un finale strepitoso“.
Gasperini, l’attacco alla Superlega
Gian Piero Gasperini ha criticato poi aspramente la Superlega: “Il primo anno sono andati via tanti giocatori, gli offrivano dieci volte di più. Era la storia dell’Atalanta, poi anche qui è cambiato il target. I bilanci sono legge per la famiglia Percassi, non potranno mai comprare un giocatore a cinquanta milioni o fare certi contratti. Anche il Bayern ha vinto tutto con i bilanci a posto. Abbiamo rischiato di non giocare più, eravamo tutti a casa o in Serie B per preservare dodici società. Anche la Coppa Italia non sarebbe servita a nulla. Il calcio è seguito e amato in tutto il mondo, una piccola squadra deve poter giocare con le grandi. Poi noi lo facciamo in bicicletta e gli altri in Ferrari”.
Poi sulle possibilità di migliorare ancora la squadra: “Tutto è migliorabile, ma in base alle proprie possibilità. Ora possiamo spendere un po’ di più, scegliendo i giocatori senza rischiare che il calcio sparisca. Se succede a Bergamo, l’Atalanta chiude. Far saltare tutto il calcio mi sembra eccessivo. Per fortuna c’è la gente, ma anche giocatori o allenatori come Guardiola come Klopp. Se oggi a Firenze avessero giocato con il pubblico…”.
Gasperini ha ammesso di aver visto il calcio sul punto di sparire: “Lunedì ero convinto fosse finito tutto, non sapevamo più per cosa giocare. La Champions era il nostro sogno, e invece non contava più nulla. Era tutto finito, io su invito non ci sarei andato”.