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Data: 31/08/2018 -

Garcia, Strootman e il ritrovato Eintracht: Lazio, i pericoli del gruppo H

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Peggio di così alla Lazio non poteva andare, parola di Angelo Peruzzi. Perché se il girone di Europa League ti mette di fronte Marsiglia, Eintracht Francoforte e Apollon Limassol effettivamente vuol dire che la fortuna ha girato a largo. Girone tosto e stimolante, di certo però non impossibile. I biancocelesti ritrovano l’Europa dopo essere stati ad un passo dalla Champions. Incrociano di nuovo Garcia e Strootman, ricordano il poker di Inzaghi al Marsiglia e sfideranno ancora l’Apollon, nel girone della Lazio già nella stagione 2013/14.

Marsiglia

Un po’ di giallorosso nel biancoceleste di Marsiglia. Garcia, Strootman (e Radonjic) ed è subito derby. L’allenatore francese proverà a spostare la famosa chiesa anche al centro del villaggio europeo. Il centrocampista olandese rivivrà il derby in salsa europea in maniera quasi viscerale. A Roma ne ha fatto anche una questione di riscatto, come nella spallata che ha spazzato via Dzeko nel derby che ha segnato il suo ritorno al gol dopo l’infortunio. Sfide nella sfida e tanti ricordi. Come quelli che riportano al 2000: Inzaghi faceva ancora l’attaccante, rifilò 4 gol ai francesi ed entrò nella storia come l’unico italiano ad aver segnato un poker in Champions League.


Lazio-Marsiglia poteva essere la semifinale della scorsa edizione dell’Europa League. Alla fine l’urna di Nyon ha accoppiato i biancocelesti al Salisburgo e i francesi si sono arresi solo in finale. Squadra tosta e pericolosa, 4-2-3-1 e diverse individualità importanti. Dall’esperto Mandanda alla coppia di centrocampo Strootman-Luiz Gustavo. Ma il meglio di sé il Marsiglia lo dà in avanti: Payet, Ocampos e Thauvin dietro alla punta Mitroglu è un quartetto di tutto rispetto da tenere in seria considerazione.

Eintracht Francoforte

Nella passata stagione ha sfiorato l’ingresso in Champions e vinto la Coppa di Germania contro il Bayern Monaco. L’Eintracht Francoforte è tornata squadra di livello dopo più di un decennio vissuto nelle retrovie. Ha ritrovato l’antico splendore con programmazione e acquisti di qualità. In estate ha salutato l’artefice della risalita Niko Kovac (passato al Bayern Monaco) e affidato la panchina a Adi Hutter. Grandi cose allo Young Boys e ora il passaggio in Germania: calcio offensivo senza però sacrificare l’equilibrio, questo il principio cardine del nuovo allenatore.


Tre cessioni importanti (tra cui quella di Boateng), e otto nuovi arrivi. In estate l’Eintracht si è rivoluzionata ma potrà fare sempre affidamento sui leader del gruppo. A partire da Marco Russ, da sempre bandiera della squadra tedesca. Nel 2016 gli diagnosticarono un tumore ai testicoli, l’Eintracht gli rinnovò il contratto e lo aspettò. Pochi mesi dopo il difensore era di nuovo in campo e ora si prepara a sfidare la Lazio. Ante Rebic è la stella della squadra: un Mondiale di livello con la Croazia e la doppietta nella finale di Coppa di Germania contro il Bayern hanno segnato un grande inizio per l’attaccante, pericolo numero uno per la difesa biancoceleste.

Apollon Limassol

Nel 2013 Keita era un talento ancora da scoprire e Berisha faceva il suo esordio in maglia biancoceleste, proprio in occasione della sfida in Europa League contro la squadra cipriota. Zero a zero in trasferta, due a uno all’Olimpico, con doppietta di Floccari e prestazione super di Keita. A distanza di cinque anni sarà ancora Lazio-Apollon Limassol, alla sesta partecipazione consecutiva in Europa League.

Ieri ha superato il Basilea nei preliminari consegnando la prima fascia ai biancocelesti, la scorsa stagione è capitata nel girone dell’Atalanta collezionando 3 punti frutto di altrettanti pareggi. Tra le squadre di quarta fascia era tra le più abbordabili, anche se l’esperienza europea consiglia di non sottovalutarla. Un sistema di gioco ben inquadrato, ma poche individualità di livello, con l’attaccante croato Maglica da dover tenere sott’occhio.



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