Fame, grinta e voglia di tornare a splendere: Gabriele Gori riparte da Cosenza e torna a fare ciò che gli riesce meglio, segnare. Tre gol e un assist in cinque partite, l’ultimo martedì sera contro il Como che ha permesso alla squadra di Zaffaroni di conquistare i 3 punti. Così come accaduto qualche giorno prima con il Vicenza: quando è il numero 9 a sbloccare il risultato, il Cosenza vince sempre.
Gli idoli Ronaldo ed El Niño Torres
Dei 7 punti conquistati in questo avvio di campionato, almeno 6 portano la firma effettiva della prima punta classe ’99 di proprietà della Fiorentina. E pensare che la sua storia è quasi iniziata per caso. Merito di sua mamma, che quasi supplicò i gestori di una scuola calcio per far prendere il figlio: credevano che fosse ancora troppo gracile, ma la sua famiglia era satura di vederlo giocare in casa o in giardino mentre emulava i suoi idoli Ronaldo il Fenomeno ed El Niño Torres. Meglio farlo sfogare su un vero campo da calcio.
I primi calci con la maglia della Sestese, la squadra del suo paese Sesto Fiorentino, con la quale si fa notare nel 2010 dagli osservatori della Fiorentina in un torneo Under 12. Il passaggio nella formazione degli Esordienti della Viola è quasi naturale, con un undicenne Gori che si mette subito a disposizione dei suoi nuovi allenatori.
Una scalata graduale e costante, fino all’esplosione con la formazione Primavera nella stagione 2017/18: 17 gol e 7 assist in 27 presenze nella regular season e 3 reti nelle 4 partite della fase finale valida per la vittoria del campionato. Una stagione super, ma a mancare è la ciliegina sulla torta: niente titolo vinto, a causa della sconfitta contro l’Inter nei tempi supplementari.
Dopo una stagione del genere il passaggio tra i professionisti è scontato: il Foggia si fa sotto per il ragazzo e la Fiorentina lo lascia partire in prestito. L’impatto con la Serie B però non è quello che ci si sarebbe aspettati: zero gol in 9 presenze e diverse panchine di fila fino ad arrivare alla finestra di mercato invernale.
Gori saluta la Puglia e torna a casa in Toscana, in prestito al Livorno. Con gli amaranto l’attaccante centrale si presenta subito con un gol all’esordio nella sconfitta 3-1 contro il Perugia, e riesce a prendersi la sua personale rivincita sul Foggia: nella gara dello “Zaccheria” gli bastano 8 minuti per segnare una doppietta da subentrato e riportare il risultato in parità vanificando il doppio vantaggio dei rossoneri. Mani sulla maglia a indicare il cognome, ma stagione chiusa con soli 3 gol.
Meglio scendere in Serie C per trovare più continuità e farsi bene le ossa. Ad accoglierlo è di nuovo una squadra toscana, l’Arezzo. Con gli amaranto chiuderà la stagione con 9 gol e 2 assist in 21 presenze, il preludio a un ritorno in Serie B nello scorso campionato. Questa volta via dalla Toscana, niente Empoli o Pisa, ma Vicenza.
Dal Vicenza al Cosenza
Sotto la guida di Di Carlo Gori trova spazio e continua il suo percorso di crescita, che lo porta a chiudere la stagione con 4 gol e 3 assist. Buone prestazioni ma pochi gol, almeno per quelli che sono i suoi standard. Fino a quest’anno, con l’arrivo a Cosenza: record di reti in categoria già eguagliato dopo 5 giornate, l’attacco dei rossoblù è nei piedi del numero 9 con Zaffaroni che lo ha tenuto sempre in campo sostituendolo solamente due volte ed entrambe al 90’.
Cosenza se lo coccola, il “Marulla” già stravede per lui che segna e fa segnare. E questo è solo l’inizio. Sabato prossimo arriva il Crotone per il derby calabrese, con Gori che ha già messo una X sopra la squadra di Modesto per indicare il suo prossimo obiettivo.