Oggi pomeriggio è arrivato l'ennesimo successo dell'Atalanta, il settimo consecutivo. Questa volta però in Coppa Italia, firmato da Raimondi, Pesic e Grassi. Ma nell'ampio turnover orchestrato da Gasperini ha trovato spazio anche Emmanuel Latte Lath. Non all'esordio assoluto, visti i 14' minuti collezionati ad agosto contro la Cremonese, ma già alla seconda presenza a soli 17 anni. Ma chi è Emmanuel Latte Lath? E’ un diamante ivoriano, una promessa da tenere d’occhio con grande attenzione. Nella potenza atletica, nei cambi di ritmo e di frequenza ricorda il connazionale Gervinho. Nato in Costa d’Avorio, da bambino è emigrato in Italia con la sua famiglia.
La prima tappa italiana è Cremona, Latte ama giocare a calcio e lo fa nell’Esperia Calcio, realtà monitorata dagli osservatori dell’Atalanta. Latte mostra sprazzi di talento, di classe e velocità che gli scout del club bergamasco studiano con attenzione. Stefano Bonaccorso, responsabile dell’attività di base, maestro tanti anni fa di un bambino diventato campione come Roberto Donadoni, lo guarda in un’amichevole a Zingonia contro l’Esperia. C’è un momento in cui i dirigenti dell’Atalanta spengono ogni dubbio: Latte, un bambino di circa dieci anni, va via all’avversario con un doppio dribbling che impressiona tutti. Cambio di direzione e doppio passo, un numero d’alta scuola che conferma le grandi qualità tecniche su cui la “fabbrica di Zingonia” può costruire un altro giocatore interessante. Ci vuole determinazione, sacrificio, spirito d’adattamento, Latte ce l’ha e da intensità al suo percorso di crescita. Nei Giovanissimi Nazionali arrivano già le prime soddisfazioni come il premio “Piermario Morosini” assegnatogli a dicembre del 2013, durante la “Serata dei ricordi”, classico appuntamento prenatalizio che si tiene a Bergamo. L’Atalanta si ferma agli ottavi di finale, non riesce ad accedere alla final eight perché è sconfitta dalla Roma che poi diventerà campione d’Italia. Latte è un esterno d’attacco che unisce ottime qualità tecniche ad un’impressionante velocità e nel percorso di crescita sta preservando il suo talento migliorando, però, sotto il profilo fisico e mentale. Parliamo di un ragazzo di grandi prospettive, dotato di un repertorio completo in cui spicca la capacità d’accelerare palla al piede, i cambi di direzione e l’imprevedibilità e un ottimo tiro. Il passaggio dai Giovanissimi agli Allievi Nazionali è per tutti abbastanza duro, l’impatto fisico della categoria è nettamente superiore e crescono naturalmente le difficoltà soprattutto per i giocatori che fanno della fantasia, dell’aspetto tecnico la risorsa più importante. Latte regge il passaggio in modo brillante e nella scorsa edizione del trofeo “Beppe Viola” di Arco di Trento si mette in mostra al punto da far parlare del suo talento tutti gli addetti ai lavori presenti. Il difetto è che s’accende a corrente alternata, per lunghi tratti della gara scompare dal gioco. Situazioni che sta rimuovendo in maniera brillante nella stagione in corso con la Primavera dell’Atalanta. I bergamaschi si tengono stretto il suo diamante classe ’99. Latte è un gioiello ivoriano ma chissà se un giorno non potrà scegliere la Nazionale italiana. Emmanuel è in Italia sin da bambino, è nell’aria l’ipotesi che possa richiedere la cittadinanza italiana. E’ il primo passo verso la maglia azzurra? Al momento non lo sappiamo ma vi diciamo solo di non dimenticare il nome di questo giovane talento, ne sentirete parlare.