Il “fuorigioco semiautomatico”: come funziona la “Limb-tracking technology”
La “Limb-tracking technology”, ovvero il fuorigioco semiautomatico, sarà utilizzato dalla FIFA anche al Mondiale: come funziona
Una nuova tipologia di fuorigioco è ormai alle porte. Già durante la scorsa Arab Cup, giocata per lo più a dicembre 2021, e durante i Mondiali per Club, la FIFA ha avuto modo di testare una tecnologia di ultimissima generazione in grado di riportare al computer la precisissima posizione in campo di giocatori e palla, secondo per secondo, al fine di ricostruire la partita graficamente.
Tecnologia che si rivelerà utile anche a livello arbitrale, a partire dal Mondiale in Qatar 2022. In fase di sperimentazione, il fuorigioco semiautomatico è stato utilizzato anche nella Supercoppa Europea tra Real Madrid ed Eintracht Francoforte e, adesso, prenderà parte anche alla Champions League che sta per cominciare.
La “Limb-tracking technology” – letteralmente la “tecnologia di tracciamento degli arti” in italiano – potrebbe rappresentare la nuovissima frontiera per il perfezionamento anche del concetto di fuorigioco, sempre tanto dibattuto e discusso anche all’epoca del VAR. Ma come funziona? Quali sono i potenziali benefici di questa tecnologia, il suo reale utilizzo? La risposta arriva proprio dalla FIFA, che è già pronta a utilizzarla ai Mondiali in Qatar 2022.
“Limb-tracking technology”, come funziona
Come già spiegò a suo tempo su FIFA TV il direttore dello sviluppo tecnologico della FIFA Johannes Holzmuller: “Questa tecnologia prevede l’installazione dalle 10 alle 12 telecamere sotto il tetto di ogni stadio, che seguiranno la palla e anche tutti i calciatori, rilevando in essi 29 punti del corpo 50 volte al secondo”. Ciò permetterà di ricostruire in computer grafica, quasi in tempo reale, la partita stessa.
I dati raccolti saranno utili anche ad allenatori e medici per i loro studi, oltre che ai tifosi per mero intrattenimento, ma avranno anche il loro ruolo cruciale in ottica arbitrale. Si riuscirà a tracciare perfettamente la posizione degli arti di ogni giocatore, appunto, in modo tale da riuscire a decidere con maggiore tempestività l’entita di un fuorigioco. “I dati del tracciamento verranno inviati prontamente alla sala VAR“, ha precisato Holzmuller.
Tramite il comunicato pubblicato dalla FIFA il 1 luglio 2022, che prevede l’utilizzo del fuorigioco semi-automatico ai Mondiali in Qatar, è stato spiegato più nei dettagli come funzionerà questa tecnologia in occasione della Coppa del Mondo: “Al Rihla, il pallone ufficiale adidas per Qatar 2022, offrirà un ulteriore elemento vitale per il rilevamento del fuorigioco poichè un sensore di misura inerziale (IMU) sarà piazzato al centro della palla. Questo sensore manda dati del pallone alla stanza di operazione video 500 volte al secondo, permettendo un rilevamento molto preciso del punto in cui è stato calciato”.
Il comunicato prosegue, spiegando come l’ultima parola spetterà comunque all’arbitro: “Combinando i dati di tracciamento degli arti e del pallone, e applicando l’intelligenza artificiale, la nuova tecnologia offre un segnale di fuorigioco automatico agli ufficiali video. Prima di informare l’arbitro sul campo, gli ufficiali video validano la decisione proposta attraverso un controllo manuale sulla posizione calcolata degli arti del giocatore. Questo processo avviene in pochi secondi”. Gli spettatori potranno vedere anche le animazioni 3D ricostruite: “Dopo che la decisione è stata confermata dagli ufficiali video e dall’arbitro sul campo, gli stessi punti data sul posizionamento utilizzati per prendere la decisione sono generati in un’animazione 3D che illustra perfettamente la posizione degli arti del giocatore nel momento in cui la palla era stata giocata. Quest’animazione 3D sarà quindi mostrata sugli schermi giganti allo stadio e resa disponibile ai partner televisivi della FIFA, per informare tutti gli spettatori nella maniera più chiara possibile”.
Fuorigioco semiautomatico, l’impatto sulle decisioni arbitrali
Nello stesso servizio per il canale tv della FIFA, si è espresso anche Pierluigi Collina, noto ex arbitro italiano e oggi presidente della Commissione Arbitri dell’organo calcistico più importante al mondo.
“La decisione sul fuorigioco viene presa dopo aver analizzato non solo la posizione dei calciatori ma anche il loro coinvolgimento nel gioco. La tecnologia può tracciare una linea ma la valutazione di un’interferenza con il gioco o con un avversario resta nelle mani dell’arbitro, a cui spetta sempre la decisione finale”.
Dunque non si perderà assolutamente la centralità della figura dell’arbitro, ma sarà il VAR ad ottenere un ulteriore aiuto a sua disposizione, dettato dalle nuove telecamere della Limb-tracking technology. Il consulto del VAR sul fuorigioco, dunque, sarà prevedibilmente molto più rapido e preciso rispetto a quanto visto in questi primi anni con la tecnologia arrivata sul campo.
Dopo l’Arab Cup, il Mondiale per club, con uno sguardo ai Mondiali in Qatar
Questa nuova tecnologia, come già detto in precedenza, è stata già testata sulla scorsa FIFA Arab Cup – la decima edizione della competizione – vinta dall’Algeria, e ripetuti negli Emirati Arabi Uniti, in occasione del Mondiale per Club FIFA 2021. Per verificare meglio l’efficienza del dispositivo, il fuorigioco semiautomatica sarà usato anche nella finale della Supercoppa Europea.
Dopo attente valutazioni, la FIFA ha deciso di introdurre la Limb-tracking technology nel Mondiale in Qatar 2022. Il fuorigioco semiautomatico presto diventerà una realtà, com’è diventata a suo tempo la “Goal line technology“, che tra il 2011 e il 2012 ha seguito lo stesso identico iter di collaudo.