I funerali di Totò Schillaci, morto a 59 anni per un tumore, si sono tenuti nella Cattedrale di Palermo. Solo mille persone sono state ammesse per motivi di sicurezza ma tanti sono stati i presenti fuori dalla Chiesa. Il feretro è stato accolto da applausi e "Notti Magiche" prima di entrare nella chiesa di San Giovanni apostolo, dove Schillaci era cresciuto. A Messina, città dove ha giocato, è stato proclamato lutto cittadino.
La giornata dei funerali di Totò Schillaci a Palermo
Alla Cattedrale di Palermo sono arrivate in mattinata due corone di fiori in regalo da parte della FIFA. La prima ha un messaggio particolare in onore dell'attaccante italiano: “Dalla FIFA all’eroe di Italia 90”.
La seconda invece è stata inviata direttamente dal presidente della Federazione Gianni Infantino che ha voluto mandare un segnale di vicinanza a tutta la famiglia di Schillaci.
"È stato un eroe per tutti, a me piace ricordarlo per l'animo buono. Io ero capitano di quella Nazionale e oggi è importante stare vicino a Totò e alla sua famiglia. Anche quando ci si ritrovava anche a distanza di tempo stavamo bene assieme, a simboleggiare di un'amicizia profonda che c'era. Totò era lì perché se l'era meritato e ha reso magiche le notti a tutti. Il gol con l'Austria è quello che mi rimarrà più nella memoria ma è l'animo buono che voglio ricordare di lui. È stato l'eroe ti tutti noi, ci stava regalando un sogno", ha dichiarato Giuseppe Bergomi.
Il feretro, portato dai fratelli Giuseppe e Giovanni e dal nipote Mariano, al suo arrivo alla Cattedrale di Palermo è stato accolto da lunghi applausi e messaggi di affetto da parte dei presenti nei confronti di Totò Schillaci.
Questi sono stati alcuni passaggi dell'omelia di mons. Filippo Sarullo: "Totò è il volto bello di Palermo, di Palermo che non molla. Totò per noi palermitani e noi siciliani è un simbolo, come lo sono stati altri uomini nella storia in altri ambiti, perché è riuscito con le sue sole forze a mostrare il volto vero, impregnato di valori, della nostra Sicilia, della nostra bella Palermo. Caro Totò, è vero, non hai vinto la tua ultima partita con la vita, la tua battaglia con la malattia, anche se vissuta con dignità e a testa alta, ma hai vinto sul campo dell’eternità perché sei e resterai sempre il nostro mito calcistico, il nostro Totò Schillaci, il nostro grande campione di calcio e di vita. Sei un pezzo di noi, della nostra infanzia, della nostra gioventù, ci hai fatto sognare e sorridere. E quando noi portiamo un sorriso agli altri ci conquistiamo il Paradiso. E tu, con la tua generosità di cuore, umiltà nello spirito e dignitosa sofferenza nel corpo, te lo sei di sicuro conquistato. Sarai sempre con noi, nelle nostre strade, nelle strade del tuo quartiere, il CEP, che mai hai dimenticato, nei nostri stadi. Grazie amico e fratello di tutti, grazie Totò, riposa in pace".