Il Friburgo questa sera, 9 marzo 2023, all'Allianz Stadium sfiderà la Juventus nella gara valida per l'andata degli ottavi di finale di Europa League. "Non vediamo l'ora, sarà emozionante". A parlare è Vincenzo Grifo, uno degli elementi più importanti della squadra tedesca, quarta in classifica in Bundesliga. Il classe '93, che questa sera affronterà per la prima volta una squadra italiana in una gara ufficiale, ha rilasciato un'intervista esclusiva a gianlucadimarzio.com.
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Grifo, la Juventus e il sogno del Friburgo
Grifo, 29 anni e otto presenze in Nazionale, dal 2019 veste la maglia del Friburgo, e questa sera giocherà la sua partita più importante in campo europeo, contro la Juventus: "La Juve è un'avversaria top, con una grande storia alle spalle e tanti trofei in bacheca. Sono rientrati Pogba e Chiesa, Di Maria sta benissimo: possono decidere la partita da soli. In trasferta a Torino sarà molto, molto tosta anche perché la Juve può contare sul fattore pubblico". Il Friburgo è reduce da un pareggio esterno per 0-0 contro il Borussia Mönchengladbach nell'ultimo turno di campionato: "È stato importante non perdere così da poter andare a Torino in buone condizioni. Sappiamo che non sarà facile però daremo tutto per riuscire nel miracolo. Non solo giochiamo bene ma anche con continuità. Dobbiamo rimanere compatti, solo così possiamo avere una chance".
La squadra campione in carica dell'Europa League è l'Eintracht Francoforte, che vinse da "outsider". Il Friburgo, secondo Grifo, può ripetere un'impresa del genere? "Il Francoforte ha dimostrato che tutto è possibile, sopratutto grazie all'euforia e la forza che trasmettono i tifosi. Poi se si è lanciati in una competizione è dura poi che ti fermano. Per noi sarà difficile ma pensiamo solo alla gara contro la Juventus. Il resto verrà dopo".
Grifo, italiano e interista
Grifo in Germania ci è nato e ci è cresciuto, figlio di italiani: il padre della provincia di Agrigento, la madre di Lecce. Era, quindi, in Germania durante la semifinale del 2006, quando l'Italia eliminò proprio i padroni di casa: "Sono italiano, ho un passaporto italiano e oggi sono un giocatore della nazionale italiana. Quel giorno tifavo solo Italia". Italiano e...interista. Una passione, quella per i nerazzurri, che nasce quando Vincenzo era ancora un bambino: "Devo questa fede a mio nonno che mi regalò una felpa e una maglia dell'Inter quando ero bambino. Così mi innamorai dell'Inter dove giocò il mio grande idolo Roberto Baggio".
Quindi, dopo una carriera intera giocata in Germania, alla domanda riguardo un suo possibile futuro in Serie A, Grifo ha risposto: "Io in A? Mai dire mai, vediamo quello che mi riservirà il futuro".
A cura di Alessandro Schiavone