La Francia è una delle grandi favorite per la vittoria finale di Euro 2024. Questa mattina, il difensore dell'Inter e della Nazionale francese Benjamin Pavard ha rilasciato un'intervista a GQ dove ha affrontato diversi temi: le sue sensazioni sull'Europeo, le sue passioni e quanto sia importante la salute mentale per un calciatore al giorno d'oggi.
Le parole di Pavard su Euro 2024, le proprie passioni e la salute mentale nel calcio
Il difensore dell'Inter ha svelato cosa significhi per lui rappresentare il prorpio paese: "Ancora oggi il mio ricordo più bello legato alla selezione è la prima convocazione con la Nazionale maggiore. Anche se ho giocato tante partite e vinto, l’emozione di quella convocazione rimane incredibile. Era il sogno che avevo fin da piccolo".
Sulla Francia indicata come favorita alla vittoria di Euro 2024: "Non siamo gli unici, occhio a squadre come Inghilterra, Germania, Italia, Belgio. Ci sono davvero tante buone squadre. Ovvio che l’obiettivo sia vincere, ma innanzitutto c’è un girone da passare, quindi pensiamo a vincere queste prime tre partite e poi vedremo. L’ultimo Europeo non è andato come speravamo, ci è servito per migliorarci e penso che siamo cresciuti da allora. Abbiamo un CT eccezionale che ha vinto ovunque sia andato, tanti giocatori di esperienza abituati a giocare partite importanti. E c’è tanta qualità, in Francia ci sono numerosi calciatori che meriterebbero la convocazione ma non ci arrivano, perché il potenziale a disposizione è enorme".
Riguardo alle proprie passioni: "Guardo molto quello che succede nella moda, ma cerco di vestirmi sempre in maniera sobria, non eccessiva. Anche le mie passioni fuori dal campo sono ordinarie, ascolto tanta musica, di tutti i generi, anche cose di anni Ottanta o Novanta, e poi ovviamente tanto sport in televisione. Il calcio, e lì guardo veramente di tutto, dal campionato turco alla terza divisione francese, e il tennis soprattutto".
Infine, il difensore francese ha parlato anche delle difficoltà che può avere un calciatore professionista a proposito della salute mentale: "Durante il lockdown ero da solo, in un Paese straniero (Germania), non potevo vedere né i miei amici né la mia famiglia. Gli affetti sono qualcosa che aiutano tantissimo, e infatti nella mia vita cerco sempre di circondarmi di amici e parenti, anche andando a trovarli in viaggi brevi".
"In generale, penso che un giocatore a un livello top abbia bisogno di essere assistito da qualcuno, che sia uno psicologo o un’altra figura, perché l’aspetto mentale è davvero molto importante. Come calciatori siamo molto esposti, a volte siamo soggetti a critiche, e questo può condizionare delle persone più di altre. Per questo appoggiarsi a qualcuno è fondamentale", ha concluso Pavard.