Arrivato in mezzo allo scetticismo generale, l'(ex) sconosciuto Francesco "Ciccio" Calzona ha trascinato la Slovacchia nel suo girone di qualificazione agli Europei, concluso al secondo posto dietro solo al Portogallo. Con una vera e propria impresa, Calzona ha portato la Slovacchia a Euro 2024 e ora avrà la sua prima occasione in Serie A.
Aurelio De Laurentiis, infatti, ha scelto l'attuale ct della Slovacchia come sostituto di Walter Mazzarri (leggi QUI le ultime). Calzona, quindi, tornerà al Napoli, dove ha già lavorato come vice allenatore di Sarri (dal 2015 al 2018) e collaboratore tecnico di Spalletti (nella stagione 2021-22).
Napoli, chi è Francesco Calzona: la storia del ct italiano della Slovacchia
Come detto, Calzona è stato il vice allenatore di Maurizio Sarri al Napoli, ma già in precedenza aveva lavorato con l'allenatore toscano all'Empoli. Calzona è stato anche il vice di Eusebio Di Francesco a Cagliari, oltre che assistente tecnico di Luciano Spalletti nella prima stagione sulla panchina azzurra. Una carriera "dietro le quinte" per anni e anni, che gli ha fatto guadagnare la giusta esperienza per un incarico di prestigio come quello da commissario tecnico. In Slovacchia ha ritrovato Marek Hamsik, già allenato a Napoli.
In Slovacchia, Calzona ha trovato una nazionale talentuosa ma con pochi ricambi. L'allenatore italiano ha però saputo sfruttare le qualità dei leader a sua disposizione (Hamsik, ma anche Skriniar, Kucka e il miglior Lobotka di sempre) e lanciare qualche giovane, tra cui Tomas Suslov, classe 2002 che a Reykjavik ha segnato il gol decisivo.
Grazie a ottimi risultati e a un buon gioco, la Slovacchia ha centrato la terza partecipazione consecutiva agli Europei. In precedenza, Hamsik e compagni sono stati eliminati ai gironi di Euro 2020 e agli ottavi a Euro 2016 in Francia. Ora, con Calzona alla guida, la Slovacchia spera di andare il più avanti possibile a Euro 2024. Tra l'altro, la qualificazione alla fase finale di Euro 2024 ha anche garantito il rinnovo automatico del contratto del ct.
Quel che è certo è che Calzona, 54 anni, originario di Vibo Valentia, sta vivendo un sogno. In carriera aveva quasi sempre ricoperto il ruolo di vice, fra Perugia, Napoli, Grosseto, Cagliari e non solo. Accolto - come detto - fra lo scetticismo generale, ha conquistato in poco tempo la fiducia di tutti: calciatori, staff (diviso a metà fra italiani e slovacchi), stampa locale e Federazione. Risultati ottenuti grazie al lavoro e allo studio: Calzona è molto presente in Slovacchia, osserva le partite del campionato locale alla ricerca di idee per le convocazioni e spunti per la sua nazionale.
In passato altri allenatori sono diventati grandi "mettendosi in proprio" dopo una carriera da vice: da Hansi Flick a Zidane. Traiettorie e palmarès al momento imparagonabili con quello di Calzona; ma "Ciccio", come lo chiamano amichevolmente, è pronto a scrivere la sua storia e a diventare grande. Il Napoli ha scelto, Calzona è pronto per la sua prima panchina in Serie A.