Fortnite sta rovinando i calciatori
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Data: 07/12/2018 -

Fortnite sta rovinando i calciatori

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Sesso, droga, vizi ed eccessi. Evadere dalla “vita da atleta” un tempo aveva un gusto diverso. Atleti bohémien almeno nelle intenzioni, con una vita disordinata, libera e anticonformista. Ricca, ovviamente, ma almeno vissuta a 100 all’ora. Ecco, molti tra i calciatori di oggi, l’unica cosa che vivono a 100 all’ora è il cambio di tasto da quadrato a cerchio, passando per triangolo e X. Meglio se a Fortnite, il loro videogioco preferito.

Nulla di scandaloso o obbligatoriamente da criticare, semplicemente un hobby figlio dei tempi. I problemi arrivano quando un passatempo diventa malattia, in ogni sua forma. Ne sa qualcosa Mesut Ozil, mai sceso in campo nelle ultime tre gare e assente non giustificato contro il Tottenham: ”Mesut non ha giocato perché ha mal di schiena. Non so se fosse allo stadio", il commento di Emery a fine gara. Le voci corrono, soprattutto nelle community online, visto che I suoi problemi alla schiena sarebbero dovuti alle troppe ore passate seduto davanti alla Playstation.

Secondo il portale Wasted on Fortnite, che raccoglie le statistiche su chi gioca online, Il tedesco ha vinto 600 partite, e, secondo il portale, dall'account di Ozil sono stati disputati 5221 match. Facendo dei rapidi calcoli sulla durata media di una partita (20 minuti circa) moltiplicata per il numero di partite disputate, il tedesco sarebbe stato 1740 ore davanti alla console, vale a dire 72 giorni. Sedentarietà e problemi alla schiena sono causa ed effetto per ogni essere umano, calciatori compresi.

Illazioni certo, ma la passione per Fortnite è una “piaga” che ha contagiato tantissimi calciatori famosi. Da Griezmann che ha addirittura cambiato la sua esultanza in onore del videogame, passando per Dele Alli che non perde occasione per postare attraverso i suoi profili social le sue avventure online. Nel basket Doncic si definisce un Fortnite addicted: "Cosa faccio quando non sono in campo con i Mavs? Gioco a Fortnite", con buona pace della giovane compagna. E pensare che c'era chi spendeva tutti i soldi in donne, alcol e macchine. Scusali George.



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