Quella che doveva essere un'ultima spiaggia per Paulo Fonseca si è trasformata in un'opportunità di rilancio, per lui e per il Milan. La vittoria nel derby, oltre due anni dopo l'ultima, ha riportato tanto entusiasmo in casa rossonera. L'allenatore portoghese ha vinto il duello contro Inzaghi grazie alle novità tattiche apportate alla vigilia, e in questo modo è riuscito a interrompre il trend negativo di inizio stagione. Non è un caso che lo stesso sia successo anche lo scorso anno con il Lille, in quella che è poi stata una stagione storica per i francesi. Il discorso dunque è ancor più chiaro dopo il derby: Fonseca aveva bisogno di tempo.
Una squadra nuova
Va fatta prima una premessa: Fonseca ha preso un Milan reduce da una sola vittoria nelle ultime nove partite della stagione 2022/2023 e che in estate ha cambiato tanto dell'undici titolare. Sono arrivati diversi rinforzi, da Morata a Fofana, passando per Pavlovic ed Emerson Royal; questo, parallelamente alla scelta del nuovo allenatore, ha stravolto gli equilibri della rosa intera, costringendo i giocatori a doversi ambientare.
Gli impegni internazionali, inoltre, hanno fatto sì che l'allenatore ex Roma potesse contare su tanti big solo da fine luglio, a due settimane dall'inizio del campionato, rendendo difficile di fatto l'adattamento al nuovo sistema di gioco. Ora però di tempo ne è passato, e contro Venezia e nerazzurri si è iniziata a vedere la mano del nuovo mister.
Abbattuto il muro dell'Inter
Se si allarga l'orizzonte al percorso di crescita dell'Inter dalla scorsa stagione, ci si rende conto anche di quanto la vittoria di domenica sera abbia avuto un peso specifico elevato nell'economia dell'intero campionato. I nerazzurri non perdevano infatti in casa dal 27 settembre 2023, quasi un anno, in occasione della sfida contro il Sassuolo. Questa inoltre è stata solo la seconda sconfitta interna dei ragazzi di Inzaghi in 365 giorni. I rossoneri hanno abbattuto il muro dei cugini, anche da un punto di vista emotivo.
I 3 punti hanno inoltre permesso a Leao e compagni di raggiungere proprio l'Inter campione d'Italia - che lo scorso anno era arrivata sopra di ben 19 punti - in classifica, piazzandosi allo stesso momento anche a -1 dalla Juventus. Niente male considerate le premesse. E come se non bastasse, in attesa di Atalanta-Como i rossoneri potrebbero anche chiudere la 5ª giornata con il miglior attacco del campionato, cosa che non accade da 22 anni.
I paralleli con il Lille
L'inizio difficile di Fonseca sulla panchina del Milan ha ricordato il modo in cui è partito nelle due stagioni al Lille. In quella d'esordio ha subito 4 sconfitte nelle prime 9 partite, riuscendo poi a concludere al 5° posto. Nella seconda, invece, aveva ottenuto una sconfitta e due pareggi nelle prime 5 giornate proprio come in rossonero, scrivendo alla fine la storia del club.
Un altro sintomo di come l'allenatore ex Roma abbia sempre avuto le idee chiare, ma ci ha messo un po' a infonderle nella testa dei propri giocatori. La storia però parla chiaro: non appena inizia a volare, Fonseca difficilmente scende di quota.