Due vie per tagliare il traguardo della Serie C: dopo le speranze sfumate per il ripescaggio, il Foggia riesce a imboccare quella dell'ammissione diretta, collegata agli sviluppi del processo sportivo in merito alla combine avvenuta nella gara di Serie D tra Picerno e Bitonto disputata il 5 maggio 2019.
Tribunale Federale: 5 punti al Bitonto, retrocesso il Picerno
Proprio il club neroverde aveva raggiunto il traguardo della promozione diretta arrivando al primo posto nel campionato terminato in anticipo a causa della pandemia di Coronavirus, con un solo punto di vantaggio sui rossoneri. Verdetto poi annullato e ribaltato dalla giustizia sportiva, che ha così dato vigore alle speranze del Foggia e dei foggiani di abbandonare il calcio dilettantistico e tornare in Lega Pro: "Per la società USD Bitonto, penalizzazione di punti 5 in classifica, da scontarsi nel corso della stagione sportiva 2019/2020", si legge nel giudizio di primo grado del Tribunale Federale Nazionale. Una decisione immediatamente esecutiva che promuove, almeno per il momento, il Foggia in Serie C.
"L' attendavamo da diversi giorni con molta ansia. Per noi è stata una liberazione, una grande gioia. L'avvocato Chiacchio ha fatto una lavoro eccellente. Per adesso possiamo dire di essere in Serie C", ha commentato ai microfoni di gianlucadimarzio.com l'amministratore delegato Davide Pelusi.
"Non sembra giusto se si pensa che il Foggia per un illecito amministrativo ha avuto tutti quei punti, mentre loro solo cinque", ha aggiunto sulla penalizzazione inflitta al Bitonto: "Ma adesso poco importa. L'importante è che siano tanti quanti bastano per la promozione. Il primo grado lascia sicuramente dei margini d'incertezza e dei punti interrogativi. Ma è da dire che il secondo grado può anche aggravare. Ammesso che facciano ricorso, potrebbero ritenersi soddisfatti per come sono andate le cose visto che il reato è conclamato".
Per il momento dunque, il Foggia Calcio balza al primo posto del girone H e si gode la promozione dopo un'estate tormentata fatta di dubbi e speranze. A dimostrarlo i sorrisi e gli abbracci dal raduno rossonero: "Abbiamo lavorato nell'ombra ma abbiamo messo tutti i presupposti per la Serie C. Adesso, nonostante la sentenza di secondo grado, continueremo a muoverci. Chi crede nel nostro progetto lo fa a prescindere dalla categoria", ha concluso Pelusi.