Fabio Gallo ha risposto oggi alle accuse da parte del presidente del Foggia Canonico. L'ormai ex allenatore ha spiegato i motivi delle sue dimissioni, senza troppi giri di parole. "Non mi sono dimesso per il contratto. La famosa carta privata di cui si parla è vera, con una proposta di circa 65 mila euro in data 5 ottobre. Prima della partita col Latina sono venuto a sapere che non è stata depositata e non per negligenza mia. Mi è stato chiesto di rinnovare lo stess e ho risposto: "Vedremo". Queste le prime parole di Gallo, che poi ha risposto in mertito alle frecciate del patron rossonero: "I cinesini in Azerbaigian li ho raccolti con dignità. Non è vero che scappo come Schettino".
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