Alessandro Florenzi è diventato un nuovo giocatore del Milan. Nella mattina di sabato è arrivata l'ufficialità e all'ora di pranzo, l'ex Roma, Valencia e PSG ha parlato nella conferenza stampa di presentazione. Florenzi ha chiarito subito il motivo della scelta di arrivare nel club rossonero: "Sono arrivato qui perché il Milan mi ha voluto più di tutti. Qui ho sentito tanta fiducia da parte di tutti, sia da parte della squadra che da parte della società, ed era quello di cui avevo bisogno dopo che la Roma aveva deciso di mettermi da parte".
Florenzi: "Il Milan mi ha dato fiducia più di altri. Roma? Ho accettato la loro scelta a malincuore"
Poi, Florenzi ha proseguito: "Non per questo ho voglia di rivincita. Il Milan mi ha voluto perché pensa che io possa essere utile per la squadra e per i ragazzi. Credo senza ombra di dubbio di poter far bene. Posso assicurare che darò tutto me stesso per la causa. La Roma ha scelto di mettermi da parte dopo essere tornato ed essere Campione d’Europa ma credo che avessero scelto già due anni fa. È una scelta che ho accettato a malincuore perché tutti sanno che sono un tifoso della Roma, non è un segreto. Ma adesso sono qui in una squadra e in una società che ha fiducia in me. Questa è la cosa più importante. Il Milan mi ha dato più fiducia di tutti".
Florenzi ha dato anche qualche indicazione sul suo futuro impiego da parte di Pioli, confermando la sua totale disponibilità a giocare in ogni ruolo, anche portiere in caso di necessità: "Mi ci vorrà un po’ di tempo per ambientarmi. Credo poco. Però sono un giocatore che si è sempre messo a disposizione delle squadre in cui è andato. Lo stesso farò col Milan: quando ci sarà bisogno di Florenzi mi farò trovare pronto. Anche al posto di Maignan: l’importante è aiutare il club a raggiungere gli obiettivi. Negli anni ho imparato che lo stemma che sta davanti è sempre più importante del nome dietro. Ruolo preferito? Io amo il calcio, m’interessa sempre e solo giocare. Il ruolo non fa assolutamente differenza. Pioli mi conosce bene. Posso giocare sia davanti che dietro senza alcun problema. Ho delle caratteristiche che possono sposarsi bene con le sue idee. Poi sarà lui che farà le sue scelte: a me spetta l’obbligo di metterlo in difficoltà ogni giorno. Sono convinto di poter dare ancora tanto. Appena sono arrivato c’era un’energia positiva che per me è importante. So cosa l’energia positiva può generare grandi cose. Dovremo essere positivi e cercare di portare a casa il nostro obiettivo".
Florenzi ha anche raccontato dell'incontro con Maldini e con Massara: "Quando ho visto Maldini ho visto un intoccabile, come li chiamo io. Poi lui è stato un fenomeno a rendere la nostra conversazione normale. Mi ha dato la stessa sensazione di quando ho incontrato Totti o De Rossi o personaggi di questo spessore. Massara mi conosce da tempo, da quando ero piccolo. Mi ha visto crescere".
"All'Europeo siamo stati venticinque fratelli. Qualcosa in comune con questo Milan c'è"
Il Milan ha accolto un campione europeo con l'Italia a Euro 2020: "Cosa porto dall’Europeo? Venticinque fratelli. Questi siamo stati: ventisei persone unite che hanno pensato dal primo giorno di poter vincere la competizione. L’hanno pensato perché c’è stata una cosa che è successa veramente poche volte: siamo stati insieme cinquanta giorni e non c’è mai stata neanche una sola discussione, perché tutti abbiamo sempre capito l’altra persona. Poi siamo diventati sempre più consapevoli di essere forti e si è visto. Mancini poi ha fatto la sua parte. È venuta fuori una grande cosa per tutta l’Italia". Poi, un paragone tra la sua Italia e il suo nuovo Milan: "Quello che un po' accomuna il Milan e l’Italia sono i giovani con grandi qualità. Pioli è una persona preparata, che è presente e questo si sente. Sono due modi di giocare diversi rispetto a quello dell’Italia, ma non vuol dire che un metodo sia vincente e l’altro no".
Florenzi ha poi parlato anche del campionato che sta per iniziare: "Ci sono le sette sorelle che faranno parlare di loro e tutte queste competeranno per fare cose importanti. Ci sono sette grandi allenatori. Noi cercheremo di dire la nostra e cercare di vincere le partite. Dovremo aver voglia di vincerle tutte: questo deve essere il nostro obiettivo. Sarà un campionato giocato sui dettagli e dovremo essere preparati già da lunedì per portare a casa una vittoria per iniziare bene il campionato".
"Roma? Sono convinto che la loro non sia stata solo una scelta tecnica"
L'ex difensore della Roma, del Valencia e del PSG è tornato sul suo futuro e sul motivo per cui i club abbiano deciso di non confermarlo: "Il Valencia per motivi economici non mi ha tenuto, basti pensare che hanno dato via il capitano a zero. Il PSG ha comprato un giocatore pagandolo 70 milioni più bonus. La Roma l’ha scelta l’ha fatta anni fa, ma non credo fosse una scelta tecnica. Detto questo, l’ho accettata. Ripeto: ho messo un ennesimo punto sulla Roma. Adesso per quel che mi riguarda cercherò di far parlare il campo e non la mia bocca".
Infine, un commento su cosa apporterà al Milan dal suo bagaglio personale: "Cosa porto con me? Semplicemente me stesso. Ci sono tanti uomini qui che hanno fatto grande questo club così come nomi che hanno fatto bene. Sicuramente sarà una squadra importante il Milan. Dobbiamo partire dagli atteggiamenti: io vengo da una scuola vecchie maniere. L’atteggiamento che hai quando non sei a Milanello è lo stesso che devi avere quando sei a Milanello: dobbiamo essere professionisti esemplari e pensare che un piatto in meno o un dolce in meno può aiutarti a vincere la partita. Se tutti remeremo tutti dalla stessa parte, il Milan dirà la sua in campionato".