Ancora una volta, il presidente del Real Madrid, Florentino Pérez, è tornato all’attacco dei “club di proprietà di uno Stato”. Riferendosi in particolare al Paris Saint-Germain, che grazie alla sua enorme disponibilità economica ha potuto rifiutare le offerte dei blancos per Mbappé la scorsa estate.
Florentino e la critica ai club-Stato
“I contratti dobbiamo rispettarli e cerchiamo di prendere i migliori giocatori – ha detto a un giornalista di Marca –. Ma bisogna avere la disponibilità economica per pagarli. Adesso dai 200 milioni e non te li vendono. È meglio prenderli quando vanno in scadenza di contratto, perché in questo momento c'è questa follia dei club di proprietà degli Stati che non ti vendono i giocatori”.
“Io combatto perché venga premiata la gestione, non i soldi che ti arrivano da fuori. Verrà il momento in cui i primi 30 club in Europa saranno di proprietà di Paesi. Quello non è il principio della Comunità Europea. Sono venuto qui per combattere e combatto da quando sono arrivato”, ha aggiunto.
La Superlega come antidoto
Come già dichiarato da lui stesso in precedenza, sarebbe la Superlega l’unico modo che hanno i club come il Real Madrid per lottare contro i “club-Stato”. Il presidente lo ha sottolineato anche in questa occasione: “Il calcio bisogna farlo con i meriti e le risorse che hai. Bisogna mettere le cose in ordine e lotterò per questo”.