Dopo la sconfitta di Atene e l’addio di Italiano, la Fiorentina riparte da Raffaele Palladino. Il 40enne ex Monza parlerà dalle 12.30 per la prima volta nella conferenza stampa di presentazione presso il Wind3 Media Center del Rocco B. Commisso Viola Park.
Fiorentina, le parole di Palladino in conferenza
Palladino ha esordito così: "Per me Firenze è una tappa meravigliosa, 2 anni fa allenavo la Primavera: per me è un sogno. Darò tutto me stesso, lavorando ogni momento per questa società. Non mi piace promettere ma darò tutto me stesso per dare soddisfazione ai tifosi, perché arrivare al Franchi è incredibile e sono un punto di forza, è importante averli dalla nostra parte. Sono arrivato preparatissimo, perché la Fiorentina è una grande squadra, Italiano ha raggiunto obiettivi fantastici, c'è una grande ossatura, merito anche della società. E' stato fatto un percorso e va portato avanti, la rosa è forte, c'è grande sintonia, uniione con la società. C'è grande empatia, stiamo valutando tutto. Vogliamo lavorare per il bene di questa società". Sul Viola Park e sui giocatori: "Ho parlato con tutti i giocatori, dal primo all'ultimo perché ho bisogno di conoscere l'uomo prima del giocatore. Mi confronto e certe volte ti danno anche delle idee. Io amo i miei giocatori, bisogna sempre motivarli. Li ho sentiti carichi, nonostante arrivassero da una stagione intensa. Hanno grande voglia di ripartire. Il Viola Park è pazzesco: questo è il più bel centro sportivo che ho visto, quando entri qui ti rendi conto della grandezza di questo club e delle ambizioni. Il presidente ha fatto qualcosa di unico, e voglio citare anche Joe Barone che non ho conosciuto, ma che ci ha messo il cuore per costruirlo". Sulla rosa: "Siamo in una fase di costruzione. Abbiamo l'ambizione di far bene. La nostra squadra deve saper giocare a calcio, deve voler divertire e comandare la partita. Vedo tanta positività nell'ambiente e questo mi lascia ben sperare".
Sul modulo: "Per quanto riguarda il sistema di gioco, io non sono un integralista, mi piace anche cambiare e sperimentare. Credo nei principi di gioco, non in un sistema specifico. la Fiorentina ha grandi giocatori che possono cambiare modulo. La mia idea sarebbe partire con una difesa a 3, ma la Fiorentina arriva da anni di 4-3-3. L'importante è che ci sia disponibilità da parte dei giocatori. L'ossatura iniziale potrebbe essere quella di una difesa a 3".
Sull'attaccante: "E' un qualcosa che determina, lo sappiamo bene. L'attaccante che fa gol è molto importante, qui sono passati attaccanti di un certo valore e la gente si aspetta un profilo importante. Spero che qualcosa possa arrivare. La bravura di ogni allenatore è quella di capire chi ha a disposizione e metterlo nelle condizioni di far bene. Con la società abbiamo parlato delle caratteristiche, poi in base a ciò che verrà fatto cercherò di sfruttarne le caratteristiche. Se ho Djuric devo fare un gioco, se ho un attaccante che palleggia faremo diversamente". Su Beltran: "Ho parlato anche con lui, ha caratteristiche importanti, per me può fare sia il sottopunta come nello scorso anno, ma anche la prima punta. Mi sono piaciuti i suoi feedback. L'importante sono i principi". Su Commisso: "L'ho sentito telefonicamente, poi lo sentirò oggi in giornata. Lui è sempre presente, mi ha colpito la sua grande ambizione e non vedo l'ora di conoscerlo. Me ne parlano come una persona generosa e con grandi valori". Sul portiere: "Di Terracciano siamo contenti, puntiamo su di lui, poi con la società ci confrontiamo sulle situazioni che potrebbero accadere. Ci ho parlato e mi è piaciuto. Sono contento dei portieri che abbiamo". Sull'Europa: "In questi anni è stato fatto un grande percorso. Per me è stimolante. Ti dà responsabilità. Ovviamente cerchiamo di fare il nostro meglio, non voglio fare promesse, ma insieme ai ragazzi vogliamo costruire qualcosa di importante".
Su Bonaventura, Castrovilli e Duncan: "Ho parlato con tutti quanti, loro sono ancora sotto contratto e stiamo facendo delle valutazioni con la società per il bene della Fiorentina. Nei prossimi giorni saprete tutto quello che c'è da sapere". Su Nico Gonzalez: "Nico lo conosco bene perché quando ci ho giocato contro era difficile da affrontare. E' un ragazzo vero, che determina, non vedo l'ora di allenarlo. La sua posizione è da trequartista destro, ma può giocare in più posizioni perché è un giocatore intelligente e più ne abbiamo e meglio è". Sui giovani: "Credo tanto nei giovani, ho chiamato anche loro e sono fondamentali nel calcio di oggi. Mi piace lavorare con loro, a Monza ne ho avuti tanti. Ho parlato anche con Galloppa con cui ho giocato. Li coinvolgeremo in ritiro e poi starà a loro convincermi". Sull'obiettivo: "E' ovvio che chiederò giocatori di qualità per alzare l'asticella, ma la società sta seguendo dei profili grazie alla grande area scouting. Poi non è semplice, il mercato ha tante variabili. Così anche sulle uscite, ci sarà tanta condivisione".
Su Ikone: "Non sono riuscito a parlare con lui, so di questa situazione aperta, Vedremo insieme alla società nei prossimi giorni". Su Sottil: "Sono quei calciatori con gamba, fantasia e devo essere io bravo a trovare la chiave giusta. Parlare con lui è stato un piacere, poi starà a lui dimostrare il suo valore".