Vedi Moena e ne segui l’esempio, guardi le montagne e capisci il rischio. Perché l’anno scorso, in Val Di Fassa, un'alluvione ha invaso le strade con fango e detriti, mettendo ko la pace di un paese e il soprannome di una vita: ‘fata delle Dolomiti’. Oggi hanno rimesso tutto a posto, ma la Viola, quando si allena, vede una montagna spoglia.
Moena si è rialzata, la Fiorentina prova a fare lo stesso dopo una stagione no e una salvezza all’ultima giornata, seguendo l’esempio della sua ‘prima casa’ stagionale da 8 anni. Mihajlovic e Pioli, Paulo Sousa e il Montella bis. Un nuovo corso, sempre qui. Sogni, speranze e aneddoti sulle Dolomiti del Trentino.
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'PRIMAVERA' A MOENA
Inizia Montella e chiude Bigica. Dal 6 al 14 luglio ci sono i big, dal ‘Cholito’ a Saponara, poi spazio ai ragazzini della Primavera fino al 21. Si allenano al ‘Benatti’ e giocano le due amichevoli contro Bari e Benevento, vogliono i riflettori al posto dei grandi, volati negli Stati Uniti per l’International Champions Cup.
I tifosi sono un po’ delusi, rispetto altri anni c’è meno gente e l’economia del paese ne risente. Cercano Benassi e trovano Gelli, centrale difensivo del 2001, ma la maglia più venduta è sempre quella di Federico Chiesa. I bambini la indossano mentre giocano a calcio tennis. E mentre Rocco Commisso, a New York, presenta la Viola sulle rive dell’Hudson, Bigica guida la Primavera sulle Dolomiti, reduce dalla vittoria in Coppa Italia.
SEGNALI DAGLI USA
In America, oltre a giocare contro Arsenal, Chivas e Benfica (una vittoria e due sconfitte), la Fiorentina ha visitato il Bronx, un quartiere che ogni giorno finisce ko e poi si rialza.
Il luogo dove Commisso gestiva una discoteca insieme a suo fratello, prima di diventare un imprenditore da 2 miliardi di dollari l’anno e comprare la Viola: "Studi a Manhattan, lavoro a Brooklyn, fidanzata a Toronto. Tutti i giorni, dalle 7 alle 2 di notte. Dal ’62 al ’73 non ho mai fatto vacanze". Il lavoro paga.
Ambizioni e idee, partire dal basso e tornare grandi. In ICC si vede la mano di Montella, dove impone il suo 4-2-3-1. La Viola ha brillato e divertito, ha giocato a testa alta e non di rimessa, impostando il gioco dal basso. Segnali dagli Stati Uniti per la Fiorentina che verrà, arricchita da Lirola e Boateng, i primi due colpi dell'era Commisso.
L’ottimismo circonda un ambiente che anche quest’anno, come gli ultimi 8, ha iniziato la preparazione nella pace del Trentino. Di nuovo in piedi dopo il 'ko' della scorsa stagione, anche con qualche cicatrice, proprio come Moena.