Il colpo di mercato della Fiorentina è sicuramente Luka Jovic. L'attaccante serbo classe 1997 è arrivato a titolo definitivo dal Real Madrid, e questa mattina, dal centro sportivo ‘Cesare Benassi’ di Moena, sede del ritiro della Fiorentina, si è presentato in conferenza stampa.
Jovic: "Spero di avere il successo di Vlahovic, mi ispiro a Cristiano Ronaldo"
Un altro attaccante serbo per la Fiorentina. Luka Jovic, infatti, eredita il posto del suo connazionale Vlahovic, passato a gennaio alla Juventus: "Dusan ha fatto benissimo in Italia, realizzando tantissimi gol. Voglio fare altrettanto e spero di avere successo. In Nazionale siamo compagni, adesso saremo avversari in campionato. Vediamo come andrà. Non ci siamo sentiti dopo la firma, non abbiamo avuto tempo e modo di farlo” ha esordito l'ex Real Madrid.
E a proposito di responsabilità, Jovic ha scelto la maglia numero 7, che porta immediatamente la mente a un certo Cristiano Ronaldo: "L’ho scelto perché non ce ne erano altri disponibili che mi piacevano, non l’ho mai indossata. Spero che porti fortuna. Però è vero, mi ispiro Ronaldo. Per me è un mito. Mi piacerebbe fare quello che ha fatto lui, anche in Italia”.
Jovic, allenatori made in Italy: da Ancelotti a Italiano
Jovic prosegue nel solco della continuità per quanto riguarda la nazionalità degli allenatori. Da Ancelotti a Italiano. Da un maestro a un allenatore emergente: "Con Ancelotti non ci siamo sentiti, non sta a me dire che è uno degli allenatori più grandi di tutti i tempi e per me è stato un onore lavorare con lui".
Poi un passaggio sulla condizione fisica e sul ruolo: "Mi sono allenato durante la sosta e sono arrivato abbastanza in forma. Ho un piccolo problema al polpaccio, ma non creerà sicuramente problemi al futuro. Ho sempre giocato meglio con un attacco a 2, è vero, ma anche a Francoforte abbiamo giocato a 3. Al Real ero centravanti unico. Io sono qui per aiutare la squadra, poi il modulo lo deciderà l’allenatore perché lui sa quello che va fatto".
Jovic, la sana concorrenza con Cabral
Nonostante il suo passato all'Eintracht e soprattutto al Real Madrid, Jovic, per conquistare la fiducia di Italiano, dovrà lottare con Arthur Cabral per il ruolo di centravanti: "Arthur è una persona stupenda, un ottimo giocatore. Farà bene come ha fatto a Basilea. La concorrenza sana è positiva, ti spinge a dare il massimo. Sono qui per aiutare, siamo una squadra. Aiuterò gli altri e chiederò agli altri di aiutarmi".