Avevano vinto tutte, vince anche l’Atalanta. Sei successi nelle ultime sette e una doppia firma speciale, quella di Duván Zapata. La prima della serata, ma non sarà l'unica. Lato Fiorentina a fargli compagnia Dusan Vlahovic, che la partita l'aveva riequilibrata.
Quando non incide Muriel, però ci pensa un altro colombiano a regalare a Gasperini tre punti pesantissimi per la corsa alla Champions League. Avevano segnato entrambi contro l’Udinese, a Firenze serve invece un rigore di Ilicic per il 3-2 e il sorpasso definitivo. Sì, perché al Franchi c’è un altro ragazzo che di anni ne ha nove in meno ed è protagonista anche quando i suoi gol non portano punti.
Due doppiette, una a testa, per i due volti della serata e a stretto giro della nostra Serie A. Guardando la classifica marcatori, le posizioni cambiano rispetto ai club ma con distanze ridotte. Più in alto il serbo della Fiorentina, due gol indietro l’ex Udinese. 15 per il primo, 13 per il suo inseguitore, che diventano però 17 contando anche le coppe.
Un gol di testa e uno di destro per Zapata, che avrebbe potuto incrementare ulteriormente anche il suo bottino. Oggi come nelle scorse giornate, quando pali e traverse lo hanno reso l’attaccante più 'sfortunato' del campionato. Co-protagonista Ruslan Malinovskyi: due partite di fila con un doppio assist. L’ultimo a riuscirci in Serie A era stato un altro nerazzurro, ma dell’Inter. Chi? Luis Figo nel settembre 2007.
Due volte pronto si è fatto trovare anche Vlahovic con il suo mancino. Sono 6 i gol nelle ultime 4 partite, il serbo è sempre nel punto giusto per raccogliere il pallone da Caceres e Kouamé e metterlo alle spalle di Gollini. Caratteristiche diverse, stesso cinismo. In settimana, in un’intervista, aveva raccontato di schierarsi al Fantacalcio con Lautaro e Joao Pedro. Un piccolo motivo per sorridere almeno un po’.
Come quei numeri che, nel 2021, lo accostano a un altro 2000 fenomenale come Erling Haaland: “Lo guardo, cerco di capire come si muove, come finalizza”. E replica con la Fiorentina, allontanando anche le perplessità di chi dubitava del suo rendimento con Iachini. Sono bastate un paio di partite e tre reti, che lo hanno reso anche uno dei più giovani a raggiungere quota 20 in A con la maglia viola. Meno tempo ci avevano impiegato solo Desolati (1976), Brugnera (1967) e Virgili (1955).
“Sta crescendo, sta facendo il suo percorso di crescita. All’inizio, con la preparazione estiva che abbiamo avuto, ci ha messo un po’ a trovare la condizione ottimale”, ha spiegato il suo allenatore dopo la partita. Quella condizione che ora proprio non gli manca. A Dusan come Duván. La doppia D per le due doppiette del D-Day del Franchi.