Con qualche brivido, e un rigore generoso, ma questa Italia non si ferma più: vittoria per 1-2 a Tampere nella partita più difficile del girone contro la Finlandia, sei su sei nel Gruppo J e Azzurri a soli tre punti (con quattro gare a disposizione) dalla matematica qualificazione al prossimo Europeo. "Un po' di sofferenza c'è stata, però ce la siamo creati da soli", le parole di Roberto Mancini al termine del match. "Stavamo dominando la partita, abbiamo perso una palla che non dovevamo perdere concedendo quel rigore. Però l'abbiamo ripresa subito. Sono stati veramente bravi i ragazzi".
Il ct non si accontenta mai, ma la soddisfazione per il risultato di questa sera è evidente: "Noi dobbiamo cercare di migliorare, venire a dominare fuori casa tutte le volte è una cosa positiva. E sono contento che chi ha giocato oggi e non contro l'Armenia abbia avuto un ottimo impatto, è importante poter contare su tutti". La sensazione è stata quella di un'Italia mai scomposta questa sera, nemmeno dopo il momentaneo pareggio della Finlandia. "La nostra natura è quella di attaccare sempre, la mentalità è quella giusta", spiega Mancini. "E' chiaro che fuori casa qualcosa tocca concedere, basta un episodio e loro un po' di coraggio lo prendono. Però poi abbiamo fatto gol, abbiamo avuto occasioni per farne altri, il loro portiere ha fatto 5-6 parate incredibili. Siamo stati bravi fino in fondo".
Contro la Grecia, il prossimo 12 ottobre, l'Italia potrebbe staccare il pass per Euro 2020. "Certo, è una partita potenzialmente decisiva: mi auguro che la risposta dell'Olimpico sia importante perché questi ragazzi se lo meritano". Poi un commento sui singoli: Pellegrini? Mi piace, è importante poter disporre di un giocatore che può fare tre ruoli. Mentre Sensi ha iniziato il campionato benissimo e non ha fatto sentire l'assenza di Verratti che per noi è fondamentale. Tecnicamente è molto bravo, però non doveva perdere la palla del rigore: gli abbiamo dato un po' di coraggio in quel momento". Stasera bene anche Chiesa, dopo la prestazione sottotono contro l'Armenia. "Soprattutto considerato il suo momento. Sia lui che Barella hanno giocato molto bene. Federico deve crescere, è ancora giovane però per noi è un giocatore importante".
Subito dopo il ct ha commentato la vittoria anche Ciro Immobile, tornato al gol in azzurro dopo due anni. "Era un peso troppo grande non fare gol con questa maglia", ammette l'attaccante. "Sapevo che sarebbe arrivato il mio momento. Sono contento per questa sera: abbiamo fatto una grande partita, io e tutti i miei compagni". Così Immobile si stacca l'etichetta del bomber che vola con la Lazio e fatica in Nazionale. "Ma non c'è mai stato problema, non ho passato un bel periodo nemmeno con il club la scorsa stagione. Piano piano mi sto riprendendo e sono soddisfatto. Gol dedicato a chi? A mia moglie che ha partorito, e alla mia famiglia che è stata vicino a me".