È stato pubblicato il nuovo Protocollo FIGC per garantire il regolare svolgimento della stagione agonistica 2021/22 e finalizzato al contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Ci sono delle modifiche rispetto a Protocollo in vigore nella scorsa stagione, qui esamineremo tali modifiche.
Tra gli argomenti maggiormente interessati gli allenamenti, attività pre-gara e le gare in presenza di spettatori per tutto il calcio professionistico maschile, per la Serie A Femminile, i campionati Primavera 1 e 2 e per tutta la classe arbitrale.
REQUISITI MEDICI ED IGIENICO-SANITARI
Innanzitutto, già dall'inizio della nuova stagione sportiva, verrà ottemperato un tracciamento totale di tutti gli atleti (Gruppo 1, anche detto Gruppo-Squadra) e degli arbitri (Gruppo 2) a cominciare da uno "screening iniziale".
In un giorno prestabilito da ciascuna società, tutti i "Gruppi 1" di tutte le società iscritte ai campionati di cui sopra, provvedendo a regolare sanificazione degli ambienti di lavoro, dovranno sottoporsi ad: anamnesi totale per ogni individuo, individuando i "vaccinati", i "guariti" e i soggetti ancora "suscettibili" al virus; visita clinica con controllo della temperatura corporea; tampone molecolare o test antigenico rapido per la ricerca del virus; test sierologico per individuare pregresse infezioni asintomatiche.
Lo stesso procedimento di screening iniziale verrà sottoposto anche al "Gruppo 2".
Dalla data di ripresa degli allenamenti fino almeno all'inizio delle competizioni ufficiali, i tamponi saranno obbligatori per tutti gli individui "suscettibili" e andranno effettuati ogni sette giorni con tolleranza di un giorno. Per i "vaccinati" e i "guariti" sarà facoltativo. Test sierologico obbligatorio per l'intero Gruppo una volta al mese.
La FIGC si è riservata la possibilità di modificare il suo Protocollo, in base ai dati epidemiologici raccolti con gli organi competenti, dal momento in cui la stagione agonistica partirà effettivamente con le sue gare.
LA PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO
Cambia poco al momento per quanto riguarda la partecipazione del pubblico all'interno degli stadi, ma la situazione - e conseguentemente il Protocollo ora in vigore - potrebbe cambiare.
Attualmente, il limite di pubblico presente negli stadi sarà ancora di 1000 persone o un massimo del 25% della capienza massima dell'impianto, anche senza certificazione verde (Green Pass) o esito del tampone negativo in zone gialla e bianca, secondo gli ultimi riferimenti e le normative dettate dalle Autorità competenti.
Rimane aperta la possibilità, come detto sopra, di modificare il Protocollo in tal senso, affidandosi ai metodi di tracciamento delineati dal Governo quali gli stessi Green Pass ed esito negativo del tampone per cominciare ad accogliere un numero ben superiore di tifosi alle partite.
Tutto seguendo le linee guida che i cittadini hanno ampiamente appreso in tempo di pandemia: sedendosi al posto numerato assegnato, mantenendo la distanza interpersonale, controllando la temperatura corporea all'ingresso, igienizzando le mani con appositi dispenser presenti negli impianti, tutto sotto la responsabilità del club ospitante che provvederà a iginiezzare tutti gli ambienti, compresi i sanitari e a fornire lo stadio dell'apposita cartellonistica informativa sulle norme di sicurezza da mantenere.