La FIFA ha diffuso un comunicato ufficiale in cui annuncia di aver approvato altre 140 domande di rimborso per i calciatori che non hanno ricevuto lo stipendio dai club presso cui sono tesserati.
La massima organizzazione del calcio mondiale, presieduta da Gianni Infantino, aveva stanziato nel 2020 un totale di 16 milioni di dollari costituendo un fondo che è stato pensato per un esborso distribuito su più annualità.
I cicli di presentazione delle domande
La FIFA ha deciso di organizzare i rimborsi in 4 cicli di presentazione delle domande. Il primo comprendeva il quinquennio tra il primo luglio 2015 e il 30 giugno 2020; il secondo copre il periodo dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2020; il terzo va dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre dello stesso anno. Infine, il quarto comprende l'intero anno solare 2022. Fino a questo momento erano stati corrisposti rimborsi a più di 1000 calciatori.
I motivi delle domande
Come comunica la FIFA, le domande accolte corrispondono alla seconda e alla terza fase, e provengono da 39 società di 22 federazioni calcistiche. Per la seconda fase sono stati stanziati 3 dei 16 milioni di dollari complessivi, per la terza 4. Le domande sono state inoltrate da club incorsi in fallimento o insolvenza, oppure ancora in generale nella cessazione dell'affiliazione con la federazione; altre ancora riguardano calciatori che hanno interrotto la propria attività professionale.
Il comunicato della FIFA
Nel comunicato della FIFA si leggono le dichiarazioni di Emlilio Garcìa Silvero, direttore dell'ufficio legale e conformità della FIFA: "Il Fondo FIFA per i calciatori sta avendo un impatto positivo nell'assicurare la protezione dei calciatori in difficoltà. Insieme a FIFPRO, non vediamo l'ora di entrare nella seconda fase di questa iniziativa storica, che fornisce un sostegno fondamentale ai protagonisti del calcio".
Il virgolettato prosegue: "Per i calciatori è incredibilmente difficile affrontare una situazione in cui sanno di avere diritto al proprio stipendio, ma non ricevono il pagamento. Questa situazione diventa ancora più stressante quando è dovuta a una gestione irresponsabile del club. La decisione della FIFA di istituire questo fondo ha segnato una svolta per molti calciatori e deve servire da esempio per altri organi direttivi del calcio sia a livello nazionale che continentale. Parallelamente a questa iniziativa, negli ultimi anni abbiamo compiuto passi concreti volti a migliorare ulteriormente il quadro normativo, proprio per affrontare il mancato pagamento degli stipendi dei calciatori".