Dopo la decisione degli scorsi mesi della Fifa di archiviare il caso relativo a Byron Castillo, giocatore ecuadoriano accusato di aver falsificato il certificato di nascita, la Commissione d'Appello Fifa si è pronunciata sui ricorsi presentati dalla Federcalcio cilena e da quella peruviana.
Fifa, respinti i ricorsi di Perù e Cile
"La Commissione d'Appello FIFA si è pronunciata sui ricorsi presentati dalla Federcalcio cilena (FFCH) e dalla Federcalcio peruviana (FPF) avverso la decisione adottata dalla Commissione Disciplinare FIFA in merito alla possibile violazione da parte di Byron David Castillo Segura dei criteri di chiamata a partecipare con la nazionale della Federcalcio Ecuadoriana (FEF) in otto partite di qualificazione, corrispondenti alla fase preliminare della Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022™. La Commissione d'Appello, esaminata la documentazione pervenuta dalle parti e tenuta la relativa udienza, ha ratificato la decisione della Commissione Disciplinare di chiudere l'istruttoria del procedimento avviato nei confronti della FEF. Sulla base della documentazione ricevuta, tra l'altro, si stima che il calciatore sia da ritenersi titolare di nazionalità ecuadoriana permanente, ai sensi dell'art. 5, par. 1 del Regolamento per l'applicazione dello Statuto FIFA. Le decisioni della commissione di ricorso sono state comunicate oggi alle parti interessate. Tale decisione è impugnabile avanti la Corte Arbitrale dello Sport".